ROMANENGO – Il Comune è risultato tra i vincitori del bando Città che legge 2024, classificandosi al primo posto tra i 16 assegnatari, su un totale di 70 candidature nella categoria dei centri fino a 15mila abitanti. L’importo ricevuto è di 16.900 euro. Il bando, rivolto ai Comuni che precedentemente avevano ottenuto la qualifica di Città che legge per il triennio 2024-2026, prevedeva la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura.
Il progetto di Romanengo è stato considerato esemplare dal Centro per il Libro e la Lettura, in quanto in grado di coinvolgere scuole, biblioteche, istituzioni e associazioni al fine della creazione di un ecosistema favorevole alla lettura. I progetti finanziati hanno fra le loro finalità l’istituzione di circuiti culturali integrati a livello territoriale per la promozione della lettura, con la partecipazione di istituzioni scolastiche, di biblioteche di pubblica lettura e di istituzioni o associazioni culturali.
Il progetto dal titolo “Legami di lettura: inclusione, partecipazione e comunità” era stato presentato nel mese di marzo dal Comune, in veste di capofila, insieme alla biblioteca comunale di Offanengo, all’Istituto comprensivo Falcone e Borsellino, alla Pro Loco di Romanengo, all’Auser Insieme e all’Unione dei Fontanili, tutti sottoscrittori del Patto Locale per la Lettura.
Il progetto premiato intende innanzitutto sottolineare l’aspetto relazionale della lettura: leggere significa creare legami. L’obiettivo è trasformare la lettura in un’esperienza che attraversa generazioni, culture e abilità diverse, rendendo la biblioteca un luogo di connessione tra passato, presente e futuro.
Si mira inoltre a costruire nel territorio un ecosistema culturale accessibile e inclusivo, tramite il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- valorizzazione del ruolo sociale della biblioteca e delle professionalità degli insegnanti;
- attivazione di nuovi spazi di promozione della lettura al di fuori della biblioteca;
- coinvolgimento degli studenti e della comunità con modalità e strumenti di comunicazione efficaci, come tecniche teatrali, messaggi stradali diffusi, podcast e social networks;
- coinvolgimento di persone con disabilità in laboratori scolastici ed extrascolastici.