Una stagione, quella turistica, che dopo gli sconti ‘militari e ragazzi’ sulle camere d’albergo, si sta rimettendo un po’ in linea dopo un luglio non certamente dei migliori. Torna un pizzico di buonumore tra gli operatori e le questioni accantonate, più di quelle legate al turismo italiano che è stato comunque latitante, riprendono un po’ vento. Ad esempio si è tornati a parlare, nel corso dell’ultima riunione degli albergatori, anche del problema della sosta dei motorini e delle biciclette nel tratto di Levante di viale Trieste, uno dei più tormentati del lungomare: un dibattitto che va avanti da alcuni anni senza soluzione. E non poteva non finire nel dibattito anche la questione dell’ex Maracanà, ovvero l’area in fondo al viale che l’amministrazione vorrebbe trasformare in area di sosta: ipotesi che ha sollevato non pochi dubbi anche in seno alla stessa maggioranza, così come tra gli stessi operatori del turismo. “Io penso che ci voglia un po’ di buon senso da parte di chi amministra, di qualunque colore sia perché non è una questione legata alla politica – dice Loredana Ceccarelli dell’Hotel delle Nazioni –, ma la questione del Maracanà così come è stata concepita non va bene”.

Perché, secondo lei, la scelta dell’amministrazione è sbagliata? “Perché il problema delle soste sui marciapiedi non si risolve creando un’area che fra l’altro penalizza la società che gestisce il Maracanà. Stiamo parlando di 120-150 posti riservati agli scoter all’interno di una problema molto più vasto”.

E sarebbe? “Nei giorni che vanno da sabato a domenica abbiamo in questa zona circa 800 mezzi che finiscono un po’ da tutte le parti anche perché la gente, e questo va detto, vuole arrivare con lo scooter fin sotto l’ombrellone”.

Quindi secondo lei il progetto Maracanà è un cerottino? “Per me non va bene perché penalizza una società che organizza manifestazioni di beach volley di grande richiamo anche a livello nazionale. Quel posto è diventato un punto di aggregazione per i ragazzi, dove ci si incontra e si fa anche musica. Penalizzare un’area del genere vuol dire anche mettere in discussione un punto di socialità per cui bisogna stare anche poi attenti a un eventuale, possibile aumento della microcriminalità. Dove vanno poi questi ragazzi? Poi va detta un’altra cosa…”.

Dica. “Nel progetto di gestione di quel tratto di arenile, la società aveva anche intenzione di aumentare la dotazioni di impianti legati allo sport con un campetto per disputare 3 contro 3 di pallacanestro e campi per giocare a padel, uno sport che è sempre più diffuso e i frequentatori sono in continuo aumento e soprattutto è un’attività sportiva che molti villeggianti scelgono e richiedono”.

Soluzione? “Spedire tutti nell’area del Santa Marta per la sosta facendoli passare lungo la Statale. Lì di posto ce n’è quanto si vuole. Quindi fare lo stradino e sbucare in fondo a viale Trieste. Una soluzione che deve però passare attraverso la pedonalizzazione del viale. Io penso che l’amministrazione debba pensare attraverso soluzione di buon senso e quella di mettere dei mattoncini sopra uno stabilizzato all’interno dell’area di gioco del Maracanà, non è esattamente il massimo ma soprattutto non risolve il problema. Quando si prendono certe decisioni occorrerebbe ascoltare anche gli operatori turistici”.

m.g.