Il ministero della Difesa degli Stati Uniti (il Pentagono) ha licenziato Jeffrey Kruse, capo della Defense Intelligence Agency (DIA), la principale agenzia militare d’intelligence per l’estero. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth non ha specificato la ragione, parlando solo di una generale «perdita di fiducia». È un’espressione simile a quelle usate per diversi altri dipendenti delle agenzie di sicurezza e intelligence che sono stati licenziati da quando Donald Trump è tornato a essere presidente.

Jeffrey Kruse era stato responsabile di un rapporto scritto dalla DIA e poi diffuso dai giornali, che aveva sminuito gli effetti dei bombardamenti fatti dagli Stati Uniti e da Israele contro l’Iran per distruggere diversi siti nucleari lo scorso giugno. Secondo il rapporto, i bombardamenti avevano solo rallentato di qualche mese le capacità dell’Iran di arricchire l’uranio, il procedimento che può portare alla costruzione di un’arma atomica.

Il contenuto del rapporto era in netto contrasto con quanto aveva sostenuto in quei giorni il presidente statunitense Donald Trump, che aveva detto che il programma di arricchimento dell’uranio era stato «annientato». Trump aveva scritto sui social che il documento conteneva informazioni false, accusando il New York Times e la CNN, che lo avevano pubblicato, di essersi «alleati» per sminuire un’operazione militare di successo.