di
Claudio Bozza
Confermata la convocazione dell’ambasciatrice italiana a Parigi. Da Forza Italia interviene Bergamini. Lupi: «Da Matteo toni sbagliati». L’opposizione attacca: «Figuraccia internazionale, Meloni chiarisca»
«Taches al tram», attaccati al tram in milanese, ha detto Salvini a margine di un evento sull’ipotesi di invio di truppe, «vacci tu se vuoi. Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina». E adesso che viene confermato che la Francia ha convocato, per giovedì, l’ambasciatrice a Parigi, Emanuela D’Alessandro, l’opposizione parte all’attacco del vicepremier e leader della Lega. Ma critiche arrivano anche dalla stessa maggioranza, aprendo un delicato fronte interno al governo: «La politica estera italiana spetta al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri – dichiara Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia e responsabile Esteri del partito – . L’accaduto non cambierà i nostri rapporti di amicizia con la Francia, pur nelle diverse sensibilità. Siamo alleati con Parigi e lo rimarremo ancor più in un momento così critico nel quadro internazionale». Altro mal di pancia va registrati per Maurizio Lupi: «Matteo Salvini ha sbagliato i toni, che in politica sono anche sostanza, per criticare le parole del presidente francese Macron – dice il presidente di Noi Moderati -, ma ha sostanzialmente ribadito la posizione italiana, contraria all’invio di truppe in Ucraina. Italia e Francia hanno un fortissimo legame storico e culturale e interessi comuni, per cui questa polemica estiva sarà presto chiarita e non avrà strascichi».
«Avevamo consigliato a Giorgia Meloni di chiarire da subito la posizione, per non esporre il nostro Paese a una brutta figura internazionale – protesta Enrico Borghi, vicepresidente di Italia viva e membro del Copasir -. Non lo ha fatto e ora il nostro ambasciatore a Parigi è stato convocato dal governo francese aprendo una pagina imbarazzante per l’Italia».
«Anche io non ho condiviso alcune prese di posizione di Macron, ma non puoi parlare come fossi al `Bar dello sport´ – commenta Carlo Calenda, leader di Azione -. Purtroppo l’unica cosa che ha fatto Salvini nella vita è appunto il `Bar dello sport´».
Gli fa eco Angelo Bonelli di Avs: «Meloni dovrebbe insegnare o quanto meno ricordare a Salvini come ci si comporta e pertanto dovrebbe censurare le parole del suo vicepremier che hanno provocato un incidente diplomatico tra Italia e Francia». «Inutile qui immaginare cosa non avrebbero potuto dire dalle parti di FdI e Lega a parte invertite – riflette il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova -, cioè a fronte di un attacco francese di tal fatta e di pari livello istituzionale nei confronti della per loro intoccabile Giorgia Meloni».
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23 agosto 2025 ( modifica il 23 agosto 2025 | 15:37)
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