Il parlamentare Tommaso Calderone interviene sul “Cutroni Zodda” e invoca chiarezza da parte dell’Asp
BARCELLONA P.G. – “Dai media emergono elementi di forte preoccupazione riguardo alla situazione dell’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto, In particolare, in relazione all’attivazione dei posti letto nei diversi reparti, rallentata da una cronica e persistente carenza di personale sanitario. Il quadro attuale impone l’adozione di interventi urgenti e strutturali, volti a fare piena chiarezza sulla gestione complessiva della struttura e a individuare soluzioni definitive. Non è più tollerabile continuare a garantire ai cittadini servizi sanitari parziali, alimentando una percezione distorta di normalità. È giunto il momento di affrontare con serietà e trasparenza le criticità che affliggono l’intero comprensorio sanitario Barcellona – Milazzo, facendo luce su scelte e responsabilità”. A dichiararlo Tommaso Calderone, presidente della Commissione bicamerale per il contrasto dei disagi derivanti dall’insularità ed esponente di Forza Italia.
Continua il deputato: “Il trasferimento del reparto di Medicina dall’ospedale di Milazzo a quello di Barcellona Pozzo di Gotto avrebbe dovuto determinare un concreto potenziamento dell’offerta assistenziale, sia in termini di qualità delle prestazioni che di disponibilità di posti letto. Tuttavia, allo stato attuale, tali risultati appaiono disattesi. Merita attenzione anche l’annosa questione della carenza di personale infermieristico, fattore che ostacola gravemente ogni ipotesi di rilancio funzionale della struttura. Appare, inoltre, paradossale che solo pochi mesi fa, nonostante un’attività ospedaliera fortemente ridotta, il “Cutroni Zodda” disponesse di un organico di ben 92 infermieri – il numero più alto a livello nazionale – in evidente squilibrio rispetto alla capacità ricettiva della struttura e pertanto a fronte delle criticità emerse si chiede ai competenti organi Asp di relazionare in merito alla questione”.
Conclude il parlamentare: “Alla luce di tali elementi, si sollecita con fermezza l’Asp competente a fornire risposte chiare e tempestive, nel rispetto del diritto della cittadinanza a un’informazione trasparente e a un servizio sanitario pubblico efficiente e dignitoso”.