E’ partita in queste ore l’inchiesta della Squadra Mobile di Pisa sulla morte di una donna transgender avvenuta lo scorso 19 agosto all’ospedale Cisanello. Alla base del decesso ci sarebbe un’iniezione al petto di una sostanza genericamente definita ‘olio’ o ‘silicone’, a cui sarebbe seguito un inizio di malore che avrebbe convinto la vittima a rivolgersi ai sanitari purtroppo solo dopo alcuni giorni. La vicenda è denunciata pubblicamente da Regina Satariano, responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago, in quanto “non è possibile archiviare il caso credendo che la persona si sia somministrata questo liquido bandito da anni da sola”. 

L’ipotesi al vaglio della Polizia e sollevata da Satariano è quella che ad eseguire l’iniezione sia stata una persona dedita a questo tipo di pratiche, senza licenza o accortezze mediche. Simili ‘professionisti’ sarebbero chiamati in gergo “bombaderos”. “La sera del 14 agosto Mirella ha iniziato a sentirsi male – scrive Satariano nella sua denuncia pubblicata su Facebook – e non voleva andare all’ospedale per paura. Sabato 16 quando non ce la faceva più ha chiamato una amica che vive vicino a lei ed era al corrente per portala all’ospedale”. Purtroppo le cure si sono poi rivelate inutili. Ai sanitari la vittima ha dichiarato di essersi fatta l’iniezione da sola. Ora sarà l’indagine della Squadra Mobile a dover far luce sull’accaduto. 

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