Il pilota fa la differenza. Il concetto è un po’ questo e viene espresso da Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse. Andata in archivio la Sprint Race di Balaton Park (Ungheria), 14° appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP, e lo spagnolo Marc Marquez (Ducati ufficiale) ha dato una nuova dimostrazione di superiorità.
Il centauro iberico ha conquistato la 13ª affermazione nelle Sprint in quest’annata, precedendo le Rosse VR46 di Fabio Di Giananntonio e Franco Morbidelli. Un’egemonia che segue la conquista della pole-position, in un campionato che ha sempre più i tratti del n.93.
E così Dall’Igna, ai microfoni di Sky Sport, si è espresso in maniera molto chiara sulla differenza tra Ducati 2025 e 2024 di cui sovente si è lamentato Francesco Bagnaia, oggi solo 13° nella Sprint. “Le moto sono molto simili, la 25 è un’evoluzione della 24. Chiaramente la moto di quest’anno continua a evolvere e ogni pilota sceglie il materiale che preferisca, Lavorando si può far bene“, ha precisato il direttore generale di Ducati Corse.
A detta di Dall’Igna, nei fatti, il differenziale parte da Marquez: “Lui ha nell’entrata, soprattutto a sinistra, il suo punto di forza. Sa portare la ruota anteriore al limite e sa come sfruttarla. Diciamo che è una delle cose più difficili da fare, perché avere il controllo del sottosterzo comporta qualche rischio in più“.