di
Giuliana Ferraino
Il presidente Usa stringe la mano a Powell ma poi gli dice che da immobiliarista lo licenzierebbe subito. E torna a chiedere un taglio dei tassi
Donald Trump continua la crociata contro il presidente della Fed, Jerome Powell. Con una mossa inusuale, il presidente americano ieri alle 16 (ora di Washington) ha visitato la sede della Federal Reserve per un sopralluogo dei lavori di ristrutturazione dello storico edificio, inaugurato nel 1930. Dopo una rituale stretta di mano, Powell ha accompagnato il presidente nell’ispezione. L’ispezione, nei fatti, è diventata un atto politico contro il presidente della Fed, accusato di non voler tagliare i tassi d’interesse, che la Fed è orientata a mantenere fermi (al 4,25-4,5%) anche nella riunione della prossima settimana. «Saremmo aiutati se i tassi di interesse scendessero, ma presto vedremo come si pronuncerà il consiglio in merito», ha ribadito Trump a Powell. «Mi piacerebbe vederli scendere molto».
La prima visita del presidente Usa alla Fed
È la prima volta È la prima volta che un presidente americano varca la soglia della banca centrale, dal 2006, quando George W. Bush vi entrò per il giuramento di Ben Bernanke, Trump punta ad accrescere la pressione su Powell. Nel mirino è la lievitazione dei costi di ristrutturazione della sede storica della Fed, un progetto da 2,5 miliardi di dollari, partito nel 2019, durante il primo mandato di Trump, che ha superato di gran lunga i 1,9 miliardi iniziali. Sebbene i costi ricadano sul bilancio della Fed, la Casa Bianca ha sollevato dubbi sulla gestione e sulla trasparenza del progetto, sperando di trovare un appiglio legale per forzare una rimozione anticipata di Powell (che scade nel 2026). «Licenzierei un responsabile di progetto che ha sforato il budget», ha detto Trump da immobiliarista, sfidando apertamente il capo della Fed. Ma con una delle solite giravolte, alla fine, il tycoon ha dichiarato di aver avuto «un buon incontro» con Powell e che «non c’è stata tensione».
Spese fuori controllo
Il capo della Federal Housing Finance Agency, Bill Pulte, è stato il primo a denunciare pubblicamente le spese fuori controllo. «Questo dovrebbe essere il gestore dell’economia più grande del mondo – ha attaccato in un video su Fox News – e non riesce nemmeno a gestire un cantiere». Il messaggio è stato rilanciato da Russ Vought, direttore dell’Office of Management and Budget, secondo cui Powell avrebbe addirittura violato regolamenti urbanistici e omesso di comunicare modifiche progettuali a un ente locale. Accuse che il presidente della Fed ha respinto punto per punto in una lettera inviata alla Casa Bianca la scorsa settimana, in cui afferma che «non vi è stata alcuna violazione e ogni cambiamento è stato supervisionato fin dall’approvazione del piano nel 2017».
Nuova mossa per licenziare Powell?
A dispetto dei ripetuti attacchi, l’amministrazione sembra ufficialmente escludere – almeno per ora – una rimozione anticipata di Powell. «Non lo licenzierà», ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent alla Msnbc. Ma lo stesso Trump, nei giorni scorsi, ha lasciato intendere che le sue intenzioni potrebbero cambiare: «A meno che non emerga una frode, credo resterà. Ma ha fatto un pessimo lavoro». La vera posta in gioco resta la politica monetaria. Trump vorrebbe un taglio deciso dei tassi, mentre la Fed preferisce «spettare e vedere le evoluzioni dell’inflazione e dell’economia, a causa della grande incertezza provocata dai dazi imposti dalla Casa Bianca.
Il progetto di ristrutturazione della sede della banca centrale
Il progetto di ristrutturazione della Fed, comprende interventi su più edifici, bonifiche da amianto e piombo, rifacimenti strutturali, impianti moderni e anche elementi simbolici come un giardino pensile e un ascensore rinnovato, subito etichettati dalla Casa Bianca come «Versailles sul Potomac». Powell ha replicato anche su queste critiche: molte delle finiture in marmo, ha spiegato, verranno riutilizzate e i dettagli più controversi – come l’ascensore esecutivo – sono semplici aggiornamenti funzionali, già presenti nella struttura originale. Intanto, il video pubblicato dalla Fed mostra infiltrazioni d’acqua nel seminterrato dell’edificio, a testimonianza della necessità degli interventi.
Nella visita Trump era accompagnato da Vought, Pulte, il vicecapo di gabinetto James Blair, e dai senatori Tim Scott (presidente della Commissione bancaria) e Thom Tillis.
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24 luglio 2025 ( modifica il 24 luglio 2025 | 23:48)
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