La malinconia ineluttabile di trentenni introversi. Le Lampade Alogene, tra le più interessanti formazioni giovanili di pop romantico, si muovono tra Vigevano (Emanuele Merlotti) e Mortara, Samuel Casera. Entrambi suonano la chitarra, cantano, compongono.

Da sinistra Merlotti e Casera

La sensibilità di uno si sposa perfettamente col gusto musicale dell’altro in “Boreale”, album uscito una manciata di settimane fa e reperibile su Spotify e Youtube. In questo umore composto da dettagli e da colori tenui, a volte opachi, come se visti dagli occhi di un bambino timido che osserva i coetanei giocare e non ha il coraggio di chiedere di poterci essere, spicca proprio “Boreale”, primo singolo, il brano che dà il titolo all’album. Una composizione matura ed elaborata dedicata, manco a dirlo, a un’ex fidanzata.

L’album va avanti con lo stesso tenore delicato e profondo in pezzi come “Fritto di mare”, “Ma che gioia c’è”, “Paura” che apre la scaletta e “Freddo Polonia” che la chiude.