Balaton Park – Pecco Bagnaia ha concluso il venerdì al 14° posto, le qualifiche al 15° e la Sprint al 13°: “Probabilmente è il mio momento peggiore in Ducati” ha detto tra le prime cose ai giornalisti, in inglese. È comprensibile, il “probabilmente” è da togliere.
Pecco Bagnaia nei suoi cinque anni in Ducati (questo è il quinto) ha vissuto un periodo veramente difficile solo nella prima parte della stagione 2022 (da “non sono un collaudatore” fino all’inizio dell’estate, periodo in cui, comunque, ha vinto dei GP). Quei mesi sembrano piuttosto imparagonabili con le difficoltà di questo 2025.
Nel 2021 ha fatto un bell’anno di adattamento al team ufficiale, fino a giocarsi il mondiale nelle ultime gare con Quartararo (4 GP vinti negli ultimi 6). Nel 2023 un’ottima prima parte di stagione, poi l’incidente drammatico di Barcellona e la resistenza al ritorno di Martin. L’anno scorso è storia recente: 18 vittorie in 40 gare, pilota più veloce, ma battuto dalla costanza di Martin unita ai suoi errori e a un po’ di sfortuna.
Ma tant’è, a parte questo riassunto, ecco cosa ha detto dopo il 13° posto nella Sprint.
Hai detto che è uno dei momenti più difficili, probabilmente il peggiore, quando succede questo il rischio è di andare in una spirale negativa, senti che sta succedendo?
“Onestamente penso di essere una delle persone che crede di più in se stesso del mondo, non credo di avere questo problema. So perfettamente che è un periodo difficile, lo riconosco senza problemi. Stiamo lavorando per trovare una soluzione. E cazzo, sì che la troveremo, perché la troveremo. Bisognerà vedere solo di riuscire a farlo entro quest’anno, perché è fondamentale riuscire a già quest’anno mettere giù delle basi per il prossimo. È un periodo complicato, difficile, però di solito da questi momenti qua si può solo che imparare”
Al di là delle speculazioni sul futuro e su quanto sia difficile vivere questo momento, a inizio dell’anno, anzi forse alla fine dell’anno scorso, Dall’Igna aveva detto che era possibile sviluppare due moto diverse. Tornassi indietro, c’è qualche scelta di sviluppo diversa che faresti?
“Prima di tutto voglio stroncare questa cosa delle speculazioni, che vengono dai social network, quindi di cosa stiamo parlando? E secondo, se tornassi indietro… a questo punto è facile ovviamente scegliere la GP24 è chiaro, ma non si può. E in quel momento lì non ho saputo riconoscere il vero potenziale, non sono stato in grado più che altro, quindi non si torna indietro”
Come si esce da questa situazione: passo a passo o con un grande cambiamento?
“Ho fatto passo a passo a inizio anno. E qui invece un grande cambio, quindi dipende. Secondo me abbiamo sfruttato il weekend migliore per fare un grande passo, che è quello dove siamo più in difficoltà, per trovare una soluzione. Quindi per me la soluzione era la cosa più giusta”
Ci sono un paio di cose positive in questo weekend?
“Abbiamo fatto un piccolo passo avanti oggi in gara, quello sicuramente è un qualcosa che mi aiuterà anche in altri circuiti dove magari ci saranno meno staccate come queste”
Sei circondato dalle stesse persone con cui persone con cui hai vinto due mondiali, cosa gli chiedi, cosa vi dite? È difficile da capire…
“Io faccio domande e loro fanno domande, io do risposte e loro mi danno risposte. Alla fine lavoriamo come abbiamo sempre fatto. La differenza è che è più complicato adesso, perché il mio compagno di squadra Marc sta ottenendo risultati ottimi, fantastici. Anzi è il miglior pilota che sia mai stato sulla Ducati in termini di risultati, no? E quindi anche per loro è più complicato perché abbiamo la stessa moto, ma la moto ha delle reazioni estremamente diverse alla guida: in staccata la sua sta estremamente ferma, la mia muove tanto, eppure le le moto sono simili, quindi anche per loro è complicato”
Dire, prendo il setup di Marc provo a guidare e basta. Lo hai fatto?
“Allora, più che altro lui ha lo stesso setup, più o meno, dell’anno scorso, che è un setup nato con l’esperienza che abbiamo avuto negli ultimi anni. Quindi lui è partito da un setup base nostro e sta continuando più o meno a usare quello giustamente, alla fine, se ti trovi bene. Poi Marc è sempre stato un pilota, nella storia, che ha sempre detto che meno si tocca e meglio è, si è adattato sempre lui. Io, onestamente, sono voluto tornare a guidare una moto più… esattamente come quella dello scorso anno, più che altro più simile, perché quest’anno eravamo andati in una direzione diversa. Ma appunto è tanto, c’è tanta differenza e ci vorrà di nuovo un po’ di tempo per tornare a sfruttarla”
I cambiamenti di oggi sono stati più radicali?
“Quando si parla di centimetri in un cambio sulla moto si parla di cose grosse”
Nel test di Misano non possono metterti lì una GP24 e una GP25, per capire chi dice la verità? O chi ha ragione?
“A che serve?”
Per la tua tranquillità, no?
“Però, se tanto non si può usare”
Per dimostrarlo all’altro lato…
“Ma io so perfettamente che il feeling era migliore. Quindi non non ho bisogno di dimostrarlo”