Quando vi ho presentato i nuovi freni SRAM Motive avevo anche scritto che non avrei pubblicato un test prima di aver consumato del tutto un set di pastiglie. Il motivo è semplice: i freni SRAM hanno sempre avuto una catastrofale gestione del consumo delle pastiglie, se si eccettuano i fantastici Maven. In pratica la corsa a vuoto della leva aumentava a dismisura e per frenare era necessario tirare con forza bruta la suddetta leva (Code e G2). Ebbene oggi, dopo l’ennesimo giro con la Forbidden Druid, sono riuscito ad arrivare quasi al metallo delle pastiglie. Dunque, è ora di pubblicare il test.

Dettagli SRAM Motive Ultimate

  • Corpo compatto Stealth progettato per integrarsi con i comandi AXS
  • Direct Link
  • Potenza per impieghi gravosi in un moderno componente per l’XC, per le gare del giorno d’oggi
  • Regolazione della distanza dalle manopole senza attrezzi per una facile personalizzazione
  • Viteria in titanio e leve in carbonio con ruotismi su cuscinetti
  • Bellissima finitura Ultimate sabbiata e anodizzata con i bordi lucidati a macchina
  • Progettato per essere utilizzato esclusivamente con Olio Minerale Maxima
  • Progettato per essere spurgato esclusivamente tramite il kit di spurgo SRAM per Olio Minerale
  • La pinza presenta il foro di spurgo Bleeding Edge per una manutenzione a prova di perdita d’olio
  • Prezzo: 665€
  • SRAM

Oltre agli Ultimate, i Motive sono disponibili anche nelle versioni Silver (490€) e Bronze (380€).

Motive ultimate sul campo

SRAM afferma che 20mm in più di diametro dei dischi Centerline aumenti la potenza del 14%. Se poi si scelgono i dischi HS2, la potenza aumenta di un ulteriore 7%. Visto che nel kit erano disponibili solo dischi Centerline da 180 e 160mm, mi sono fatto mandare un secondo pacchetto con dentro dei Centerline da 200mm e degli HS2 da 180 e 200mm, e li ho provati tutti in diverse giornate sullo stesso percorso, cioé questo.

Inizialmente ho montato i Centerline da 180mm davanti e dietro, con delle pastiglie organiche, che sono identiche nella forma a quelle dei Code. Pur avendo una discreta potenza, questa non mi soddisfaceva su una bici come la Druid, con 150/130mm di escursione e che si lascia mollare per bene in discesa. Ho così montato subito dopo un Centerline da 200mm all’anteriore, e le cose hanno cominciato a convincermi, sia a livello di potenza che di resistenza al surriscaldamento. C’è da dire che la sensazione sulla leva è fantastica, perché è molto ergonomica e molto facile da dosare. Manca però la rotellina zigrinata per regolare il punto di frenata, cosa che è presente sui Code e sui Maven di alta gamma. Questo è anche il motivo per cui vi invito ad un test successivo per vedere cosa succede quando le pastiglie cominciano ad essere consumate.

SRAM Motive

Il giorno dopo ho rifatto lo stesso giro configurando i Motive con i dischi HS2 180/200mm. Per fare questo ho dovuto divaricare le pastiglie, perché gli HS2 sono spessi 2mm contro i 1.8 dei Centerline. A quel punto i Motive mi hanno convinto su una bici da trail riding aggressiva come la Druid: ho trovato che abbiano un punto di frenata preciso e costante, indipendentemente dal surriscaldamento dell’impianto, e sono arrivato a fine discesa senza dolori alle mani o gli avambracci gonfi. Merito anche del Direct Link che tiene la risposta della leva lineare su tutta la sua corsa.

Non hanno di certo la potenza dei Maven, ma non sono neanche paragonabili, dato che i Motive pesano molto meno ed hanno un aspetto meno motociclistico. Il peso della pinza posteriore è di 264 grammi.

[Tre mesi dopo…]

Vi chiederete perché ho impiegato tre mesi a consumare due set di pastiglie, uno davanti ed uno dietro. La Druid è una delle tante bici che uso durante i test, quindi ci vuole del tempo per usurare i componenti.

Come potete vedere dalla foto sopra, il consumo delle pastiglie è estremamente regolare e ben distribuito su tutta la superficie. La corsa della leva è rimasta costante durante tutto il test, e notate che non c’è la rotellina per avvicinare il punto di contatto. Non ho fatto spurghi, non ho dovuto ricentrare le pastiglie, niente. Come dicevo inizialmente, sono freni pensati per il XC e il trail riding leggero, al limite per l’ambito d’uso della Druid, soprattutto per i sentieri (pre)alpini vicini alla nostra sede.

Conclusioni

Li consiglio? Assolutamente sì, per l’ambito d’uso che ho citato. Considerate che io peso 70kg. È un dato importante, perché la loro potenza potrebbe non essere sufficiente su una Ebike con un rider da 90 kg, che indirizzerei verso i Maven. La cosa fondamentale è che funzionano bene, sono affidabili, costanti durante le lunghe discese e costanti nelle prestazioni man mano che le pastiglie si usurano.

SRAM, finalmente!