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L’ultima apparizione televisiva di Pippo Baudo risale al febbraio 2024. Era una serata evento su Rai 1 per celebrare i 70 anni della Rai. Un conduttore che aveva fatto la storia della televisione italiana e del servizio pubblico come lui non poteva certo mancare. Le sue condizioni di salute lo limitavano, ma Massimo Giletti che conduceva quella serata scelse di insistere per tributargli il giusto omaggio. «Ci sono personaggi come noi – lo congedò così – che fanno la televisione e personaggi come Pippo Baudo e Renzo Arbore, che sono la televisione, che l’hanno inventata. Sono come Pelè e Maradona, stanno in un altro Olimpo».
APPROFONDIMENTI
Il racconto
Fiorello, Antonella Clerici, Paolo Bonolis, Carlo Conti, Amadeus e tanti altri. C’erano praticamente tutti alla serata sui 70 anni Rai. Poteva mancare Pippo Baudo, che per molti di loro è stato un padre lavorativo? Il rischio c’era, come rivela Giletti in un video su Instagram: «Avevo insistito moltissimo con Pippo per farlo venire. Faceva fatica a vedere e aveva paura di non essere educato con gli ospiti che avrebbero vissuto con lui quella serata». Alla fine l’avere risposto “sì” è valso tanto anche per il grande conduttore: «Ha capito la grande passione che ci mettevo e poi probabilmente anche il rapporto profondo che avevamo mantenuto in questi anni ha fatto si che lui venisse. È stato felice perché ha visto tutti e tutti lo omaggiavano». Molto dolce fu il momento in cui Pippo Baudo ascoltava ad occhi chiusi Giorgia, uno dei talenti da lui scoperti, intonargli all’orecchio “Come saprei” prima di dargli un bacio sulla guancia e stringerlo in un morbido abbraccio.
Gli ultimi mesi di vita
Nei giorni successivi alla morte di Pippo Baudo, anche l’amico-avvocato Giorgio Assumma aveva ricordato la sua malattia: «Pippo ha avuto un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato molto.
In più, vedeva poco e cercava di nascondermelo, mi individuava attraverso la provenienza della mia voce. Tutte le volte che andavo a trovarlo, uscivo con un senso di angoscia». Ultimi mesi di vita passati in casa: «Non è quasi mai uscito se non per andare al compleanno di Pingitore del Bagaglino, aveva difficoltà a incontrare la gente. Nell’ultimo periodo preferiva lunghe telefonate, gli raccontavo le barzellette e lo sentivo ridere».
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