Shonda Rhimes, di recente intervistata da Sky News, ha definito «bizzarre» le critiche al casting woke della serie Bridgerton, affermando che includere attori che le somigliano è una scelta naturale e ovvia

Shonda Rhimes, mente creativa dietro serie di successo come Bridgerton e il relativo spin-off Queen Charlotte, ha liquidato come “bizzarre” le critiche che accusano la sua serie di cedere al woke casting. All’accusa di “pandering to woke culture” (cercare di compiacere la cultura woke), su cui Rhimes ha risposto con pragmatica naturalezza: “Il fatto che stia scrivendo uno show in cui mi assomiglio — non mi verrebbe mai in mente di non includere più persone che mi somigliano. Perché scrivere qualcosa da cui sono esclusa?”

Un mondo femminile sottovalutato

Rhimes è tornata sul tema della definizione con cui spesso vengono descritte le sue opere — “piaceri colpevoli” (guilty pleasure). Secondo lei, il termine nasconde una visione condiscendente: “Certe persone non considereranno mai il mondo delle donne serio, complesso o interessante come quello maschile”.

Innamorata del Regno Unito

Il suo rapporto con l’Inghilterra è entusiasmante: le riprese delle sue serie nel Regno Unito — come Bridgerton e Queen Charlotte — le hanno offerto una “esperienza davvero accogliente”. A tal punto da considerare un trasferimento, qualora riuscisse a far iscrivere i suoi figli in una scuola britannica: “Sto cercando di capire come fare, ma adoro stare qui e mi piacerebbe firmare per restare il più possibile”.

Creatività umana contro intelligenza artificiale

Consapevole dell’uso massiccio dell’intelligenza artificiale nel mondo dei media, Rhimes ha detto: “I miei copioni verranno probabilmente usati per addestrare modelli di intelligenza artificiale”. Tuttavia, ha aggiunto, “non esiste nulla che possa sostituire quel germe di creatività che nasce dall’immaginazione umana”.

Cinema britannico nel cuore

Tra le sorprese emerse dall’intervista, anche la sua passione per la storica serie britannica Doctor Who. Rhimes confessa di esserne una fan da sempre, in particolare delle stagioni con David Tennant, lodandone la scrittura e definendolo “amazing”. E scherza sull’idea di un crossover tra Bridgerton e Doctor Who: “Non so se esista un Bridgerton incontra Doctor Who… ma lavorerei con Russell Davies in qualsiasi momento”.

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