Nel mondo che viviamo la tecnologia conta sempre di più, anche quando parliamo di auto. Chi ne compra una la vuole connessa, intelligente, capace di semplificare la guida e la vita a bordo. Ma quali case automobilistiche stanno davvero portando l’innovazione a un livello superiore?
A dircelo è la nuova classifica 2025 di J.D. Power, una delle società più autorevoli nel campo delle ricerche di mercato e dell’analisi dati nel settore, che premia i marchi e i modelli più avanzati sotto il profilo tecnologico.
Perché questa classifica è importante
Il report di J.D. Power si chiama U.S. Tech Experience Index (TXI) Study 2025 ed è giunto alla decima edizione. Il suo obiettivo è valutare quanto efficacemente le case auto riescano a introdurre nuove tecnologie sui veicoli e quanto queste vengano realmente apprezzate dagli automobilisti.
Lo studio è basato su un sondaggio condotto tra giugno 2024 e maggio 2025 e ha coinvolto oltre 76.000 proprietari di auto nuove (model year 2025), intervistati dopo 90 giorni dall’acquisto. I risultati misurano due fattori principali:
- Adozione della tecnologia: quante e quali tecnologie nuove offre ciascun marchio
- Esecuzione: cioè quanto bene funzionano queste tecnologie, quante problematiche generano e quanto piacciono ai clienti.
La classifica dei marchi più innovativi
Il marchio Genesis, il brand di lusso del gruppo Hyundai, si è confermato in cima alla classifica tra i costruttori premium per il quinto anno consecutivo, grazie a un punteggio di 538 su 1.000. Sul podio ci sono state anche Cadillac (526) e Lincoln (523), a dimostrazione che il settore premium americano ha investito seriamente nell’innovazione.
Tra i marchi generalisti, è stato ancora il gruppo Hyundai a dominare. Hyundai stessa si è piazzata al primo posto con 493 punti, seguita da Kia (474) e Mitsubishi (471). Un trionfo coreano, che ha confermato come la strategia tecnologica del gruppo abbia dato frutti concreti, soprattutto nel segmento medio.
(punteggio su 1.000)
Le tecnologie che fanno davvero la differenza
Nel 2025 lo studio ha introdotto una nuova categoria: quella delle “tecnologie smart”, ovvero sistemi basati sull’intelligenza artificiale progettati per anticipare i bisogni del conducente. Tra queste funzioni ci sono state:
- Accensione automatica personalizzata
- Climatizzazione intelligente che si adatta all’utente
- Memorizzazione delle preferenze di guida
Queste tecnologie si sono piazzate nella top 10 per gradimento e affidabilità, dimostrando che non si tratta solo di “effetti speciali”, ma di soluzioni che hanno migliorato realmente la quotidianità di guida.
In particolare, il sistema di climatizzazione intelligente ha ridotto i problemi segnalati di 6,3 ogni 100 veicoli rispetto all’anno precedente, un risultato significativo in un’epoca in cui i comandi del clima sono sempre più integrati nei sistemi infotainment, complicando spesso le operazioni di base.
Le tecnologie più controverse (e quelle promettenti)
Non tutte le novità, però, hanno convinto allo stesso modo. Ad esempio, la nuova modalità “car wash”, pensata per preparare automaticamente l’auto all’ingresso in autolavaggio (chiudendo i vetri, disattivando i tergicristalli, ecc.), si è rivelata spesso difficile da trovare nei menu digitali: il 38% degli utenti ha dichiarato di aver bisogno di istruzioni più chiare, mentre il 15% ha lamentato lentezza nell’attivazione.
C’è stato però un ritorno interessante: quello dei pagamenti in auto. Dopo anni di esperimenti poco riusciti, la funzione ha riscosso nuovo interesse. Il 62% dei proprietari avrebbe voluto usarla per pagare ricariche, carburante, parcheggi o pedaggi, a patto che l’interfaccia fosse chiara e l’esperienza d’uso rapida.
Attenzione invece alle tecnologie di riconoscimento, come: autenticazione biometrica; controlli touchles e monitoraggio diretto del conducente. Queste funzioni hanno generato i tassi più alti di problemi, con punte superiori a 29 problemi ogni 100 veicoli. Un segnale che, se non sono progettate bene, possono peggiorare invece che migliorare l’esperienza di guida.
C’è stata una tecnologia che ha messo tutti d’accordo: la videocamera per il monitoraggio dell’angolo cieco. Secondo lo studio il 93% dei proprietari l’ha usata regolarmente e il 74% l’ha richiesta anche sul prossimo veicolo. Le auto che la offrivano sono rimaste meno tempo nei concessionari rispetto a quelle che ne erano sprovviste.
I modelli premiati: dai SUV ai veicoli elettrici
Oltre ai marchi, J.D. Power ha premiato anche i modelli che hanno meglio integrato la tecnologia nelle varie categorie:
- Comfort e comodità (premium): Land Rover Defender – purificazione avanzata dell’aria
- Comfort e comodità (generalista): Toyota Land Cruiser e Toyota Sequoia – specchietto retrovisore digitale
- Veicolo connesso (premium): Genesis GV80 – chiave digitale via smartphone
- Veicolo connesso (generalista): Hyundai Santa Fe – chiave digitale via smartphone
- Assistenza alla guida (premium): GMC Hummer EV SUV – assistente cambio corsia attivo
- Assistenza alla guida (generalista): Hyundai Santa Fe – videocamera angolo cieco
- Veicolo elettrico (generalista): Kia EV9 – guida a pedale unico
* Tesla e Rivian non fanno parte della classifica di J.D. Power principalmente perché non hanno fornito dati sufficienti per soddisfare i criteri di ammissibilità dello studio. Tesla, in particolare, ha limitato l’accesso ai dati dei proprietari, mentre Rivian non ha raggiunto il numero minimo di veicoli analizzati. Nonostante buoni risultati in termini di soddisfazione, la mancanza di dati completi ha impedito la loro inclusione ufficiale.