Passiamo in rassegna della Reyer Venezia nella rubrica pre-campionato “LBA is coming” dedicata alla scoperta delle sedici concorrenti della stagione ormai alle porte.
Le ottime impressioni ai playoff di Giugno – nonostante l’eliminazione al primo turno – hanno salvato la panchina di Steven Spahija, abbastanza criticato dall’ambiente lagunare per una stagione condotta al di sotto delle aspettative. Venezia si rifà il pelo e si presenterà al nuovo anno cestistico con una rosa rinfrescata dall”ingresso di nuovi volti, chiamati al delicato compito di ben sostituire i partenti Ennis e Kabengele su tutti, asse portante dell’ex roster. Addentriamoci nell’analisi.
P: RJ Cole, Candi, De Nicolao
G: Bowman, Valentine
AP: Parks, Wheatle, Nikolic
AG: Wiltjer, Lever, Janelidze
C: Horton, Tessitori
REGIA RINNOVATA
Il playmaker sarà R.J. Cole, classe 1999, 185 cm, proveniente da Rytas Vilnius. Giocatore in crescita esponenziale, ha avuto subito un ottimo impatto nel basket europeo dopo l’NCAA in Connecticut: referta attorno ai 14 punti e 5 assist di media in Grecia e Germania, assestandosi sui circa 11 punti e 4 assist in Lituania. Cole è un playmaker puro e autentico, classico direttore d’orchestra onnipresente in campo. Giocatore rapidissimo di piedi, di mani e di pensiero, sa come mettere in ritmo i compagni e sale in cattedra nei finali ad alta tensione con personalità. Non era la primissima scelta della Reyer (si andava forte su Xavier Simpson), ma non può di certo considerarsi un ripiego. Il suo vice sarà Leonardo Candi, prenderà il posto di Casarin nelle rotazioni. Tortona non è stata una grande scelta per la crescita di Leo: poco minutaggio e un ruolo eccessivamente di sistema disegnatogli da De Raffaele, giunge a Venezia per ritrovarsi e calcare il prestigioso parquet dell’Eurocup, in una franchigia dagli obiettivi sicuramente importanti. Il terzo play è Giovanni De Nicolao, carismatico ex capitano di Napoli, generoso contribuente sia all’impresa Coppa Italia che alla più complicata impresa salvezza. Giocatore apprezzato per lo spirito di sacrificio, l’energia e la mentalità che trasmette ai compagni in campo, sarà uno specialista da utilizzare spesso e volentieri.
DUE CANNONIERI IN GUARDIA
Una doppia firma dal talento sconfinato. Kyle Bowman e Denzel Valentine garantiranno a Spahija un fatturato a cifre importanti, entrambi nel pieno dello splendore di carriera. L’ex Treviso è alla sua quarta stagione consecutiva in Italia e ha concluso l’anno recente con 16 punti di media. Ciò che impressiona è la maturità di scelta e la leadership sviluppata match dopo match, è un punto di riferimento che ama prendersi la responsabilità dei possessi che scottano (diversi buzzer beater e tiri pesanti mandati a segno nei minuti clou dei match a Treviso). Pronto all’esordio assoluto nelle coppe europee. Non da meno Denzel Valentine, reduce da una stagione incantevole a Trieste in cui si è decisamente ritrovato rispetto alle grigia parentesi in canotta Olimpia Milano. Giocatore spesso fuori dalle righe – ormai marchio di fabbrica il tiro da quasi centrocampo -, va sicuramente gestito perché rischia di diventare un elemento destabilizzante per gli equilibri di gioco di una squadra di sistema. Ma parliamo di un fuoriclasse assoluto che sa far canestro in ogni modo e rientra tra le punte di diamante del nostro campionato (16 punti, 5.2 rimbalzi e 4 assist di media lo scorso anno). Difficile vederli in campo contemporaneamente per troppi minuti.
LA SPINA DORSALE
Jordan Parks, Carl Wheatle, Kyle Wiltjer e Amedeo Tessitori sono i veterani del roster, la base di partenza di cui si avvarrà il coach per proseguire il lavoro. Parks e Wiltjer sono le riconferme più importanti, non scontate dai rumors di inizio mercato circolanti sul loro conto. L’impiego di Parks sarà diviso tra lo spot di ala piccola e di ala grande considerando le sue caratteristiche bidimensionali; Wiltjer agirà quasi esclusivamente da ala grande: i test provati per cucirgli un vestito anche da ala piccola non sono mai andati a buon esito vista la sua poca dinamicità. Wheatle confermato da specialista difensivo e Tessitori porterà sul parquet tutta l’esperienza accumulata in questi anni.
IL SUPPORTING CAST
Nikolic, Lever e Janelidze sono i giocatori in fondo alle rotazioni ma non per questo meno importanti. Nell’ottica della doppia competizione, considerando l’enorme quantità di infortuni capitata lo scorso anno, troveranno sicuramente spazio e occasione di crescere. Nikolic è tra i tre il più futuribile, ala piccola molto apprezzata in quel di Cremona per la duttilità tattica e l’atteggiamento super-positivo in campo e nello spogliatoio. Giocatore di scia che può animare parziali soprattutto nei secondi periodi.
UN’OTTIMA FIRMA PER DIMENTICARE KABENGELE
Anche se, dimenticare Mfiondu, sarà un’impresa quasi impossibile. Chris Horton ha disputato un’ottima annata a Trapani chiusa con circa 10 punti e 6.5 rimbalzi di media, nell’alveo dei migliori centri del campionato. Giocatore affidabile con ancora molti margini di miglioramento, rispetto a Kabengele fa più lavoro in campo per gli esterni (buon giocatore per il pick and roll) e ha un pizzico di verticalità in più. Scelta sensata del management veneziano.
GIUDIZIO SUL ROSTER E PREVISIONI DI CLASSIFICA
Talento c’è, fisicità c’è, struttura forte pure. Venezia ha tutte le carte in regola per fare una RS da vertice, ma sarà fondamentale evitare tutti gli infortuni che hanno ostacolato il percorso lo scorso anno.
Previsione di classifica tra la terza e la quinta posizione.
In Eurocup lo scenario è imprevedibile, soltanto il campo potrà dirci di più.
Laureato in operatore giuridico d’impresa presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Seguo con grande interesse le competizioni europee.
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