Il tecnico rigido sul cileno: “Non è detto che ci sia ancora spazio per lui”. E sulla squadra: “Ci mancano i difensori”
dal nostro inviato Francesco Velluzzi
24 luglio 2025 (modifica alle 21:20) – LIENZ (AUSTRIA)
Kosta Runjaic a tutto campo. L’Udinese apre le porte del suo ritiro a Lienz in Austria, in Ost Tirol, dove la temperatura, pioggia inclusa, è perfetta per la preparazione e i campi di qualità. Un classico per il club che ha scelto l’Austria da anni e a Lienz è tornata. Un’occasione per conoscere i nuovi arrivati, l’attaccante Bayo, dal Watford, e il difensore Bertola, uscito svincolato dallo Spezia. Ma è stato soprattutto il giorno dell’allenatore tedesco che ha spiegato cosa vuole, cosa immagina, cosa pensa al suo secondo anno sulla panchina bianconera. Anche rinforzi. “Abbiamo perso tre difensori, Bijol, Ebosse e Touré. Un attaccante, anche se ho tanta fiducia in Davis. Se sarà al top sarà una sorpresa per tutta la serie A, è forte. E mi piace tanto Bayo, un giocatore diverso, anche da Lucca”.
il grande assente—
Stando sul tema attacco, non sembra, perlomeno per il tecnico, che ci siano molte aperture verso Alexis Sanchez che ha ancora un anno di contratto ma non si è fino a questo momento presentato in ritiro. “Troveremo presto una soluzione con un calciatore a cui vogliamo tutti molto bene e in particolare la famiglia Pozzo”, spiega l’uomo mercato Gianluca Nani. Il tecnico è più netto: “Non è sicuro che ci sia ancora spazio per lui. Pensava di giocare tra i primi 11, ma poi le scelte spettano all’allenatore. Ha avuto vari infortuni”. Mentre apre al sempre discusso e talentuoso Pafundi: “Negli ultimi 5 mesi è migliorato tanto, se continua così troverà più minuti”.
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i piani—
Runjaic sta lavorando sulla difesa a 4, ha giocato le prime amichevoli con il 4-3-3 ma è soltanto un’ipotesi: “Ci mancano dei difensori. Lo scorso anno abbiamo giocato tanto a tre. Non ho ancora deciso, ma dobbiamo essere versatili, non è un problema di moduli, ma di atteggiamento. Non mi è piaciuto il finale di campionato. Dobbiamo cambiare, essere più compatti, dobbiamo crescere dal punto di vista difensivo, migliorare nella gestione della partita. Mi auguro che possa succedere perché ora i ragazzi si conoscono meglio. Mi aspetto più gol dai centrocampisti. Perché prima più del 50% delle reti erano firmate da Thauvin e Lucca. Serve combattere, correre tanto perché altrimenti con i top club non vinciamo. Nel torneo scorso non abbiamo mai vinto”. Il tecnico tedesco non si pone obiettivi e smonta subito chi gli parla di parte sinistra della classifica, tenuta nella passata stagione per 29 partite. “Il Como si è rinforzato, il Sassuolo è tornato. Non posso dire ora a che ambisco, bisogna lavorare e lo stiamo facendo bene. Sono felicissimo di essere qui e chi verrà dovrà essere contento di venire a giocare all’Udinese”. Per questo motivo il responsabile dell’area tecnica Gokhan Inler spiega ai nuovi, appena arrivano, la storia dell’Udinese.
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