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Redazione Economia

Il sottosegretario al Lavoro: «Ho già parlato con il ministro incontrando la sua disponibilità a inserire il provvedimento all’interno della Legge di bilancio»

Nella prossima Manovra ci sarà il congelamento del requisito dell’età per la pensione. Sulla base degli scenari demografici presentati dall’Istat, i requisiti per andare in pensione di vecchiaia dal 2027 dovrebbero salire 67 anni e 3 mesi d’età. Se il meccanismo venisse bloccato, invece, non ci sarebbe più l’aumento di tre mesi e il requisito rimarrebbe quello attuale. «Ho già parlato con il ministro Giorgetti incontrando la sua disponibilità a inserire il provvedimento all’interno della Legge di bilancio», ha dichiarato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, intervistato da Il Sussidiario. Durigon, ospite al Meeting di Rimini, spiega che nella prossima Legge di bilancio, ci sarà «un meccanismo che incentivi l’investimento sulla futura pensione, tramite il secondo pilastro». 

Bonus Giorgetti

Per il sottosegretario in materia previdenziale è anche «fondamentale» il cosiddetto bonus Giorgetti, «una misura – sottolinea – che rafforza la libertà del lavoratore, che si tratti di restare al suo posto o di poter andare prima in pensione».



















































Rafforzare Opzione donna

«Opzione donna andrebbe rafforzata perché oggi risulta una misura poco efficiente e ha avuto scarso appeal. Quota 103, invece, visto anche lo scarso utilizzo, non penso possa rappresentare una forma ottimale di flessibilità in uscita», ha aggiunto. Durigon ha poi ribadito la proposta di una flat tax al 5% per i giovani: «Con una flat tax al 5% per cinque anni per i nuovi assunti fino a 30 anni, e per gli under 35 che tornano a risiedere in Italia, lo Stato potrebbe fare la sua parte. Occorre, però, anche un cambiamento culturale da parte di molte imprese italiane, che non devono cercare di ridurre il costo del lavoro a scapito dei giovani, magari con un inquadramento contrattuale inferiore», ha concluso.

Fava (Inps): «Ci atteniamo alle decisioni del legislatore

«È il legislatore che decide su questi temi, sono di sua competenza. Quindi, noi come Inps, come soggetto attuatore, ci atteniamo scrupolosamente e cercheremo di attuare le linee legislative nel miglior modo possibile», ha dichiarato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, rispondendo alle domande dei giornalisti che, al Meeting di Rimini, gli chiedevano un commento su quanto annunciato da Durigon. Parlando dell’equilibrio dei conti dell’Inps ha aggiunto: «Il sistema è solido, tiene. Nel 2024 abbiamo raggiunto 27 milioni di assicurati, dei quali 7 milioni sono under 35. Quindi il sistema tiene, è solido ma il futuro dipende dall’occupazione: più giovani, più donne e più senior. Solo in questa maniera terremo in piedi la previdenza in Italia».

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24 agosto 2025 ( modifica il 24 agosto 2025 | 15:30)