NAPOLI. I dati sul gioco d’azzardo in Campania dipingono un quadro allarmante, confermando la regione come una delle più coinvolte in un’emergenza sociale e silenziosa. Nel 2022, la spesa complessiva dei cittadini campani ha superato i 20,6 miliardi di euro, un dato secondo solo alla Lombardia.

Tuttavia, in rapporto alla popolazione, la Campania si posiziona al primo posto assoluto a livello nazionale, con una spesa media annua di 3.692 euro per abitante, includendo anche i minori, per i quali il gioco d’azzardo è formalmente proibito. Un fenomeno diffuso e le aree più critiche. Il fenomeno è profondamente radicato su tutto il territorio campano. Su una popolazione di oltre 5,6 milioni di abitanti, si contano 19.603 punti vendita legati al gioco d’azzardo.

La concentrazione è particolarmente elevata nell’area metropolitana di Napoli e nelle province di Salerno e Caserta. Napoli è il secondo capoluogo d’Italia per volume di gioco online, superata solo da Roma. Anche le province non sono immuni da questo fenomeno, con Salerno, Caserta e Avellino che rientrano tra le prime venti in Italia per la giocata pro capite. All’interno delle province, si registrano picchi preoccupanti.

Nel Salernitano, ad esempio, i comuni di Castel San Giorgio e Giffoni Valle Piana sono in cima alla classifica della spesa media. A Napoli, spicca Gragnano, mentre nella provincia di Caserta i casi più rilevanti sono Casal di Principe e Villa Literno. Dipendenza e povertà: le conseguenze sociali. Il gioco d’azzardo sta lasciando conseguenze devastanti sul territorio, specialmente tra le fasce sociali più vulnerabili. Le dipendenze, l’indebitamento e l’isolamento sono in forte crescita.

Le Asl campane stimano che circa 3.500 cittadini siano attualmente in trattamento per il disturbo da gioco d’azzardo presso i SerD della regione, un dato che rappresenta quasi un quinto del totale nazionale. Nonostante la gravità della situazione, le 45 strutture pubbliche dedicate alla cura delle dipendenze si trovano ad operare con fondi nazionali bloccati. L’allarme del gioco online tra i giovani.

Il canale digitale sta alimentando ulteriormente il problema, con una forte partecipazione dei giovani tra i 18 e i 34 anni. La Campania è la prima regione per la raccolta nel gioco online, con oltre 10,4 miliardi di euro giocati e 590 milioni di euro effettivamente spesi nel solo 2022.

La spesa media pro capite sul web è di 1.874 euro, ben al di sopra della media nazionale. Il dato più allarmante non è solo di natura economica, ma culturale: il gioco d’azzardo si sta progressivamente normalizzando, percepito dai giovanissimi non come un rischio, ma come una forma di svago quotidiano o, peggio ancora, come un’illusoria possibilità di guadagno.

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