Balaton Park – Ha concluso il venerdì al 14° posto, le qualifiche al 15° e la Sprint al 13° (“momento più difficile in Ducati“).
Quindi ieri era stato il momento di consapevolezza rispetto al momento più difficile in Ducati. Oggi, dopo il nono posto in gara, Pecco Bagnaia ha detto di non essere “mai stato così contento per un nono posto“. Si inizia a vedere una possibile soluzione ai problemi.
In realtà sì, c’era stato un nono posto che l’aveva reso molto più felice, Valencia 2022, ma si capisce cosa intenda Pecco oggi.
Ecco cosa ha detto ai giornalisti in sala stampa.
Warm up difficile (ha finito ultimo, ndr) e gara interessante?
“Sì, molto, mai stato contento per un nono posto invece oggi… non sono contento per il risultato, ma il feeling era buono, riuscivo a spingere, riuscivo a forzare la frenata ed è stato bello riuscire a decidere le linee da fare. Quindi è qualcosa che da questo inizio anno non sono mai riuscito, ed è bello. Sono contento. Purtroppo quando fai delle modifiche così grosse ritrovare la costanza non è facile, non che la ce l’avessi prima, però ho commesso due errori, purtroppo, uno alla curva 15 e uno alla all’ultimo giro alla 5, che però tutto sommato ci stanno, fanno parte di un processo di cambio che ci porteranno sicuramente a ottenere dei risultati migliori, perché oggi finalmente ho guidato la moto e non mi sono fatto portare in giro”
Nel warm up che è successo?
“Purtroppo abbiamo avuto dei problemi”
In quale settore o settori sono state fatte queste modifiche?
“Le modifiche sono state globali su tutta la moto. Parliamo di centimetri, quindi roba importante”
Perché non ci avete pensato prima a fare questo cambiamento drastico?
“Perché bisogna essere nelle condizioni di questo weekend per fare un cambio drastico, alla fine se ci pensi il weekend prima ero comunque sempre terzo o quarto, si parlava di decimi, quando invece le difficoltà… si parla di 7-8 decimi, un secondo, in questo weekend non sono mai stato dentro i 10, forse neanche dentro i 15, non ricordo bene. Diciamo che era importante farlo ed è stato il momento giusto per farlo”
Come è stata la partenza? Ti abbiamo visto ottavo dopo poche curve…
“In partenza in realtà alla curva tre ero sesto. Ho fatto una grandissima partenza, avevo visto ieri che la strada migliore era quella di mettersi esterni. Non ho sfruttato al 100% il primo spunto d’accelerazione perché quello era il lato sporco e Binder il giorno prima aveva sgommato, quindi ho lasciato la frizione un po’ più piano, ma arrivato giù in fondo ha staccato forte per passare. Quando sono uscito dalla due ed ero sesto, è stato positivo. Dopo comunque ero un po’ in in balia nel capire cosa fare, perché comunque la moto aveva delle reazioni abbastanza diverse, ma giro dopo giro mi trovavo sempre meglio, andavo sempre meglio e verso fine gara ero proprio comodo sulla moto. Purtroppo non avevo ancora capito al 100%, per errore mio, come sfruttare le uscite con questa moto per passare, ma tutto sommato, ho perso 5 secondi tra i lunghi e il long Lap sono arrivato a 5-6 secondi dal podio. Quindi è stato sicuramente una buona gara in termini di prestazioni”
Mi sembra che tu abbia tirato un sospiro di sollievo…
“Enorme”
Ma prima di partire avevi paura? Come a dire, se non va bene neanche questa allora…
“Dopo la sprint di ieri, che era appena fatto il cambio grosso, devo dire che avevo già sentito che era poteva essere la strada giusta. Era un tassellino in avanti. Oggi sono convinto di dire che era la cosa giusta da fare, quindi lavorando arriveremo a tornare sempre più forti”
Il problema che hai riscontrato oggi, insomma la costante, è stata che comunque quando eri vicino a Pol Espargaro non riuscivi ad avvicinarti per passarlo…
“Sì, c’è da dire una cosa, che la KTM qua aveva una trazione incredibile, riusciva a uscire molto forte dalle curve. Però se vedi anche Marc ha faticato un po’ a superare Bez, perché in generale anche Bez con l’Aprilia, che avevano la soft riuscivano a sfruttarla molto nella fase di accelerazione, quindi era un po’ un limite più nostro a sfruttare l’accelerazione, dopo noi riusciamo a staccare veramente molto forte e io nel momento in cui ho capito il potenziale sono riuscito e ho iniziato ad andare più forte, quindi strada giusta”
Si può dire che c’è una piccola luce in fondo al tunnel?
“Devo dire che dopo aver toccato il fondo questo weekend questo è il primo segno di risalita”
Quindi Barcellona, pistone, poco grip, ci hai vinto, come la vedi?
“Barcellona pista da MotoGP, sicuramente più di questa, è una pista dove sono sempre stato forte, però vedremo perché quest’anno in generale le piste dove c’è poco grip mi hanno messo abbastanza in difficoltà, però son convinto che con queste setup qualcosa meglio riuscirò ad ottenere”
Toccare il fondo è servito?
“Serve sempre”