In Danimarca è polemica sul caso di una madre di origine Inuit allontanata dalla sua bambina appena nata in seguito a un test di “competenza genitoriale”, nonostante la legge vieti questa procedura per le persone di origine groenlandese.

Per ordine del Comune danese di Høje-Taastrup, la neonata è stata sottratta appena un’ora dopo il parto alla madre, la 18enne Ivana Nikoline Brønlund, nata a Nuuk (capitale della Groenlandia che è una “nazione costitutiva” del Regno di Danimarca). Un dolore immenso per Brønlund che sui social ha raccontato la sua storia e promosso manifestazioni di protesta. “È così straziante. Mamma sente la tua mancanza, mia cara figlia. Mamma combatterà ogni giorno per sempre perché tu torni a casa, te lo prometto piccolina, non mi arrenderò MAI!” scrive la giovane, supportata da diverse associazioni che si sono mobilitate scendendo in piazza a suo sostegno, annunciando anche nuove manifestazioni a settembre, con proteste previste a Nuuk, Copenaghen, Reykjavík e Belfast.

Il parlamento della Groenlandia Inatsisartut a Nuuk - 12 marzo 2025

Il parlamento della Groenlandia Inatsisartut a Nuuk – 12 marzo 2025 (Ansa)

Il Comune che l’ha sottoposta al test di “competenza genitoriale” ha valutato le sue capacità genitoriali insufficienti ritenendo che, per precedenti traumi dovuti ad abusi infantili subiti, Ivana avrebbe potuto inavvertitamente trascurare sua figlia. La decisione è stata comunicata alla donna il 17 luglio scorso ed è stata eseguita l’11 agosto, il giorno della nascita della bimba, nell’ospedale di Hvidovre, vicino a Copenaghen, dove Ivana vive con la famiglia. La piccola è stata data in affido. “Non volevo entrare in travaglio perché sapevo cosa sarebbe successo dopo – ha raccontato Brønlund al Guardian, che si è occupato della vicenda – Tenevo la mia bambina vicino a me quando era nella mia pancia, era il massimo che potevo fare per starle vicina. È stato un periodo molto duro e orribile”.

I test di “competenza genitoriale”, noti come FKU (Forældrekompetenceundersøgelser), sono stati vietati alle persone di origine groenlandese all’inizio di quest’anno, dopo anni di critiche da parte di attivisti e organizzazioni per i diritti umani, che li ritenevano razzisti perché culturalmente inadatti alle persone di origine Inuit. Con l’entrata in vigore della legge a maggio, gli attivisti si chiedono perché Brønlund sia stata comunque sottoposta alla valutazione.

Il paesaggio della Groenlandia intorno a Nuuk - 14 marzo 2025

Il paesaggio della Groenlandia intorno a Nuuk – 14 marzo 2025 (Ansa)

La ministra danese degli Affari Sociali, Sophie Hæstorp Andersen, si è detta preoccupata per le segnalazioni e ha chiesto spiegazioni al comune responsabile della decisione. “I test standardizzati non dovrebbero essere utilizzati nei casi di affidamento che coinvolgono famiglie di origine groenlandese. La legge è chiara”, ha affermato. Il comune ha ammesso errori nelle sue procedure e ha detto di voler garantire il rispetto dei requisiti legali della famiglia e di voler trovare “la migliore soluzione possibile” per la famiglia.

A Brønlund è consentito vedere la sua bambina, sotto supervisione, solo una volta ogni due settimane per due ore alla volta. Il suo appello sarà discusso il 16 settembre.