la polemica

Dopo 28 anni di cooperativa sociale la gestione andrà in gara a settembre: sarà aperta anche ad altre società imprenditoriali




gestione è dal 1997 de «La Cascina»


gestione è dal 1997 de «La Cascina»




gestione è dal 1997 de «La Cascina»


gestione è dal 1997 de «La Cascina»

 Dopo l’estate potrebbero esserci grossi cambiamenti nella gestione dello stabilimento balneare del Desenzanino, il più importante della città. E già maggioranza e opposizione incrociano le lame.

Trent’anni con «La Cascina»

La gestione sia del ristorante sia della spiaggia entro settembre verranno messe a bando dall’Autorità di Bacino e il Comune di Desenzano, come specificato nella convenzione potrà dare indicazioni. Lo stabilimento è affidato dal 1997 alla Cooperativa sociale La Cascina (scelta confermata da tutte le diverse Amministrazioni che si sono succedute) ma per la prima volta la gara verrà aperta anche a società imprenditoriali private.

Una scelta che non esclude, ma di sicuro compromette, la possibilità di una gestione sociale come quella conosciuta fino a d’ora: cooperative e consorzi non possono competere economicamente con un privato che presentasse offerte al forte rialzo.

Fuoco di sbarramento dal pd desenzanese: «L’Amministrazione Malinverno è fanatica del profitto in ottica capitalistica, dimenticando che la politica ha l’obbligo di scelte che garantiscano la crescita del bene comune, non solo degli introiti delle casse – attacca Maria Vittoria Papa, capogruppo pd in Consiglio comunale -. Nell’ultimo Consiglio avevamo chiesto di inserire all’ordine del giorno la questione, possibilità che ci è stata negata. Ho comunque sollevato il tema, anche se inutilmente, nella Conferenza dei capigruppo. Non potendo aprire un confronto democratico in Consiglio comunale, abbiamo inviato una lettera aperta a consiglieri e assessori. Nessuno della maggioranza l’ha sottoscritta e nemmeno ha risposto».

Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle chiedono che il bando di gara per il Desenzanino sia riservato alle cooperative sociali per riconoscere l’importanza valoriale oltre che economica di questo progetto che rafforza l’immagine di Desenzano come città inclusiva e solidale.

L’ultimo contratto con la Cascina, valido dal 2012 a quest’anno, prevedeva il versamento complessivo di 384 mila euro più l’aggiornamento Istat. Circa 35 mila euro l’anno. La Cooperativa ha però effettuato in questi anni importanti lavori di ammodernamento, spendendo cifre considerevoli per sistemare ad esempio .

«Non è un male voler ricavare il più possibile, ma ancora una volta è la visione di città e di comunità che ci separa – prosegue la capogruppo Maria Vittoria Papa -. In più resta lo sconforto nel vedere i consiglieri della coalizione di destra rifuggire il confronto serio, non entrano nel merito delle questioni, ma distorcono le posizioni o, peggio, tacciono».