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Daniele Sparisci

Clamorosa doppia esclusione per la Ferrari, Charles perde il quinto posto e Lewis il sesto. Ai controlli della Fia valori fuori norma: «Errori in buona fede»

Il Gp della Cina è stato mediocre in pista per la Ferrari ma il disastro è arrivato dopo la bandiera a scacchi. Una figuraccia globale,  con una doppia squalifica. Un fatto incredibile per una squadra di prima fascia. Leclerc e Hamilton perdono il quinto e il sesto posto, avevano faticato a Shanghai chiudendo per la seconda volta di fila fuori dal podio. I delegati tecnici della Fia infatti hanno aperto due indagini separate dopo aver trovato, durante le verifiche di routine, valori fuori norma. La monoposto di Charles non era a norma con il peso, quella di Lewis con il consumo del fondo. Il verdetto è arrivato in tempi brevi e prevede la pena standard in questi casi: l’esclusione dalla classifica del Gran premio. Oltre ai ferraristi anche Pierre Gasly (Alpine) è stato squalificato per non aver rispettato il peso minimo.

Leclerc sottopeso, l’errore del team

La macchina di Leclerc è stata trovato non conforme: alla prova della bilancia pesava 799 Kg (stessa misura di Gasly), un chilo sotto il minimo consentito. È uno scarto importante in F1 dove i valori vengono calcolati con precisione al grammo. Sbagli del genere sono piuttosto rari e spesso vengono commessi da team più piccoli. La monoposto numero 16 è stata svuotata della benzina come prevedeva la procedura e aveva montata su una nuova ala anteriore in sostituzione di quella danneggiata al via nel contatto fra Leclerc e Hamilton. Gli strumenti sono stati calibrati e il risultato è emerso come non conforme al codice tecnico. La stessa Ferrari ha ammesso che si è trattato di un errore di valutazione, non farà ricorso. 

Per Hamilton è una questione di fondo

Infrazione diversa per Lewis Hamilton, ma punita con la stessa sanzione del compagno di squadra. E questa forse è quella che preoccupa di più perché ha a che fare con l’altezza da terra della monoposto, un tema che spaventava già a Melbourne. I controlli del gruppo di tecnici federali guidati da Jo Bauer hanno infatti trovato  che il pattino a protezione del fondo (in gergo tecnico si chiama plank) era troppo sottile rispetto al limite consentito.  La misurazione avviene in tre punti. In tutti e tre i casi i valori non tornavano: 8,6 mm a sinistra, 8,5 al centro e 8,5 a destra quando il plank deve essere spesso almeno 9 mm.  Anche qui la Ferrari ha ammesso di aver sbagliato in buona fede. Il pattino è stato introdotto sotto al pavimento vettura, uno dei punti più delicati di questa generazione di Formula 1 a effetto suolo, per evitare di utilizzare assetti troppo bassi che aumentando la velocità metterebbero a rischio la salute dei piloti a causa dei sobbalzi. Sbagliare le misure dell’altezza significa sbagliare gli assetti, o sbagliare i calcoli che portano alla delibera degli assetti e denota un livello di impreparazione e di scarsa conoscenza della nuova monoposto SF-25. Hamilton dopo la corsa, ha rivelato un dettaglio: «Dopo la Sprint Race abbiamo provato qualcosa di nuovo nella macchina, ma l’abbiamo peggiorata. È una strada che non prenderemo mai più». Anche perché porta alla squalifica.  

Il precedente del Gp di Austin 2023

Leclerc e Hamilton erano già stati squalificati una volta nella stessa gara, quando non erano ancora compagni di squadra. È avvenuto al Gp di Austin del 2023: la Mercedes del britannico e la Ferrari del monegasco avevano consumato in maniera eccessiva il pattino del fondo. Allora si era parlato di errori di valutazione su una pista piena di gobbe nell’ambito di un fine settimana sprint (come questo in Cina). Quell’episodio contribuì a modificare le regole sul parco chiuso, ma evidentemente non è servito alla Ferrari come lezione. 

La spiegazione della Ferrari

La Ferrari ha poi provato a spiegare come è finita in questa situazione. Nel caso di Leclerc avrebbe influito la strategia a una sosta, e l’alto consumo degli pneumatici avrebbe provocato una perdita di peso della monoposto. Sarebbe un caso analogo a quello del Gp del Belgio con Russell, quando all’inglese della Mercedes era stata tolta la vittoria. La pista cinese però non è Spa, il giro di rientro avviene in maniera normale ed è facile effettuare quella tecnica chiamata «pick up rubber» che consente ai piloti di raccogliere pezzettini di gomma lasciati in pista (marble) per appesantire la vettura e non rischiare alla  prova della bilancia Fia. Inoltre il Gp di Shanghai non evidenziato particolari criticità in termini di gestione delle coperture né di usura. Dal box rosso ribadiscono che non c’era nessuna intenzione «di guadagnare un vantaggio». Quanto a Hamilton, gli ingegneri hanno sottostimato il consumo della tavoletta di un «esiguo margine».  «Impareremo dagli errori per fare in modo che non si ripetano più». Ci mancherebbe. 

23 marzo 2025 ( modifica il 23 marzo 2025 | 16:41)