Jorge Martín è, senza dubbio, uno degli uomini più felici del paddock al termine del Gran Premio d’Ungheria. Il Campione del Mondo in carica era arrivato al Balaton Park con un cambio di mentalità, dopo che le aspettative gli hanno giocato un brutto scherzo nell’ultima gara. Ma la verità è che non avrebbe potuto avere una domenica più positiva.
Lo spagnolo è stato in qualche modo penalizzato dalla sua posizione di partenza, sedicesima in griglia, ma si è scrollato di dosso quell’handicap in un lampo, guadagnando 10 posizioni in meno di due giri e piazzandosi sesto in una rimonta fulminea.
Successivamente ha superato Luca Marini e Franco Morbidelli, concludendo quarto, il suo miglior risultato da pilota Aprilia. Inoltre, lo ha fatto persino più velocemente del suo compagno di squadra, Marco Bezzecchi, terminando a 2″5 da lui e quindi ai piedi del podio, alla sua terza gara dal rientro dall’infortunio.
“Martinator” è tornato ai box di Noale come un eroe, acclamato da tutti i membri del team. Dopo aver festeggiato con la sua famiglia, suo padre e la sua ragazza, è scoppiato a piangere per l’emozione di ciò che aveva ottenuto.
Riguardo al significato del risultato, il madrileno è chiaro: “Può essere interpretato in molti modi, ho imparato molto oggi. Ho continuato a crescere. Iniziare da 16° non è stata una situazione facile, ma avevo ben chiara la mia strategia di partenza. Soprattutto nelle prime due curve, quando ho superato tre o quattro piloti. Poi ho improvvisato molto, perché non si sa mai cosa può succedere. Alla curva 5 ho superato due piloti, alla curva 9 un altro, alla curva 15 Pecco Bagnaia… Il primo giro è stato pazzesco”.
Jorge Martín, Aprilia Racing
Foto de: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
“Ma dopo due o tre giri ero già sesto. Da lì in poi ho cercato di mantenere un buon ritmo. Alla fine ho visto che stavo addirittura raggiungendo Marco, quindi ho dato il massimo, cercando di impostare il mio ritmo migliore. Mi manca un po’ di fiducia; nelle curve strette ero un po’ teso, un po’ al limite. E ho imparato molto in termini di elettronica. Ogni volta che cambio mappa, questa moto è molto, molto sensibile”.
“Con la Ducati, non ho mai sofferto così tanto queste modifiche. Ma alla fine è un’ottima posizione, soprattutto per la squadra, che è molto contenta e motivata. Sappiamo dove lavorare: in qualifica è dove mi sono sentito peggio, ma oggi abbiamo fatto un grande passo avanti. Nel Warm-Up, abbiamo provato un assetto più aggressivo e mi sono trovato molto bene”.
Parlando dell’accoglienza ricevuta ai box, il #1 ha chiarito che c’è molto potenziale per continuare a crescere e migliorare: “Mi sentivo come se avessi vinto una gara. Poi mi sono emozionato molto con la mia ragazza, abbiamo attraversato momenti difficili”.
“Quando ottieni un risultato leggermente migliore, ti tira su di morale e ti fa ricordare quando eri giù. Sono molto contento per la mia squadra, la mia famiglia e i miei compagni, che hanno sofferto tutto insieme a me. Devo continuare a lavorare e migliorare. Ho ancora molta strada da fare, ma è chiaro che il potenziale è molto, molto alto.”
Infine, alla domanda su quale sarà il suo prossimo passo, Martín ha sottolineato l’aspetto mentale, preparandosi già per quello che lo attende quando sarà al meglio con la RS-GP.
“Questo fine settimana mi sentivo molto bene mentalmente. Ero in griglia, calmo, e riuscivo anche a fare qualche battuta. L’anno scorso mi sentivo più sotto pressione. Quando tornerò a correre, cosa che accadrà, voglio vivere i fine settimana così, con più calma, godendomi il momento. Non vedevo l’ora di iniziare la gara oggi, ed è quello che voglio ogni domenica”.
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