I ragazzi di Fabregas dominano, divertono e si divertono e vincono 2-0. Entusiasmo, ferocia agonistica, qualità: c’è tutto, in riva al lago. Il Var annulla un gol a Castellanos, ma la vittoria dei padroni di casa avrebbe potuto essere anche più larga

Dal nostro inviato Giulio Saetta

24 agosto 2025 (modifica alle 20:45) – COMO

Fabregas strapazza il maestro Sarri all’esordio casalingo, 2-0 con reti nella ripresa di Douvikas e Paz. È un dominio biancoblù, con la Lazio che esce con la testa bassa, in pratica senza tirare in porta. La chiave del match è stato l’atteggiamento ultra-aggressivo dei lombardi, che ha soffocato gli avversari ancor prima che sul pallone, nell’idea, nell’intenzione della giocata.

le scelte—  

Fabregas sorprende con le scelte iniziali, come spesso accade, ma stavolta per necessità: corsia di destra presidiata da due difensori di ruolo, Van der Brempt e Vojvoda, alzato per l’indisponibilità di Addai, Kuhn (dentro qualche minuto alla fine) e Diao; Perrone vince il ballottaggio con Roberto in mediana, con partner Da Cunha; linea di trequarti Rodriguez-Paz-Vojvoda e Douvikas punta. Sarri invece per il suo granitico 4-3-3 in mezzo si affida a Cataldi, con il neo papà Rovella seduto in panchina; Lazzari vince il ballottaggio del terzino destro e Castellanos quello del centravanti, affiancato da Cancellieri e Zaccagni.

super rodriguez—  

Solito avvio pimpante del Como, molto attivo sulla fascia destra con Jesus Rodriguez che al 5’ si guadagna il corner da cui nasce il primo tiro del match: Paz dal limite alto sulla traversa. Dopo una cavalcata di Nuno Tavares, che al 12’ dalla sua area arriva fino alla conclusione (alta), intraprendente l’ex Real Ramon, che al 15’ si sgancia e in area spara alto dopo un buon dribbling per liberare il sinistro. Nella prima mezzora, molto più Como che Lazio, soffocata dal pressing asfissiante nella propria trequarti: da un pallone recuperato da Paz buona occasione per Rodriguez (di testa a lato); un minuto dopo ci prova Vojvoda dal limite con il collo esterno e Provedel deve allungarsi sulla sua sinistra.

Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa

le perle di nico—  

Nella ripresa nessun cambio iniziale e Como avanti dopo un minuto e mezzo su un’invenzione di Paz, la prima del match, a imbucare nello spazio Douvikas, che brucia Provstgaard e infila Provedel. Terzo gol stagionale del greco dopo la doppietta al Sudtirol in Coppa Italia. Massima fase di spinta comasca dopo il vantaggio, nel pieno rispetto del Fabregas style e raddoppio sfiorato al 6’ con Da Cunha dal limite, staffilata fuori di un niente. Le prime mosse di Sarri arrivano al quarto d’ora: Pedro per Cancellieri e Marusic per Lazzari. Al 18’ il primo “announcement” arbitrale della storia della Serie A: Manganiello a spiegare al Sinigaglia l’annullamento per offside del gol di Castellanos. Al 15’ entra Morata e il Como dopo 3’ raddoppia con una perla su punizione di Nico Paz: mancino all’incrocio dei pali su cui Provedel non può arrivare. In campo c’è solo la squadra di Fabregas, e la differenza con la scorsa stagione è evidente nella continuità della pressione lungo tutto l’arco del match, con rarissime disattenzioni difensive.