Gilda Moratti è una scrittrice, attivista e documentarista milanese, nata nel 1975. Figlia dell’ex sindaca di Milano Letizia Moratti, ha alle spalle una vita personale e professionale segnata da viaggi, impegno sociale e scelte non convenzionali. 

Dopo una diagnosi di tumore al quarto stadio ricevuta nel 2019, ha raccontato la propria esperienza nel suo primo romanzo, a forte ispirazione autobiografica (Terra). È madre di tre figli, ha vissuto tra città e natura, affiancando alle cure cliniche un percorso spirituale e interiore.

“Anche io come la protagonista del romanzo, quattro anni fa ho ricevuto una diagnosi terribile: tumore all’ultimo stadio. Partito dal polmone e arrivato al cervello, con metastasi ossee. Come Terra mi sono sentita male proprio in questa casa dove oggi ci stiamo parlando”, ha detto in una lunga intervista a Michela Proietti sul Corsera. Il colloquio, del 2022, è stato ripubblicato nelle scorse ore.

Il ricovero a Londra e i dolori mostruosi

“Il ricovero a Londra, i dolori mostruosi, branchi di dottori che entrano nella mia stanza e mi dicono cose incomprensibili. E come Terra, alle cure tradizionali ho affiancato un percorso di guarigione interiore”, ha rimarcato. “Perché ha voluto scrivere un libro?”, chiede la giornalista. “Per dare coraggio a chi vive situazioni del genere. E in parte per cambiare la narrazione: conosco gente importante che si vergogna di essere malata e finge di essere sana. Per tanti è una cosa deplorevole e lo capisco: non è divertente essere malati, ma voglio fare in modo che non ci siano più etichette. Forse perché il giudizio degli altri che non mi ha interessato”.

Per Moratti è stato doloroso ripercorrere tutto, “anche fisicamente. Mi ci sono voluti oltre tre anni a scriverlo. Mio marito Cristi, quando vedeva che stavo davvero male, mi proibiva di andare avanti. “Adesso ti fermi per un po’”. Lui è la mia colonna: da quando sono malata ho dato un valore profondo al mio spazio, che in alcuni momenti ritengo inviolabile. Ecco, lui è il guardiano di quello spazio”.

Le ricadute

“Nel mezzo ci sono state delle ricadute, qualcuna recente, al cervello. Ma combatto. Ho la grande fortuna di avere intorno una famiglia che mi fa affrontare tutto questo con serenità. E poi ho molta tigna: ho voglia di stare ancora un po’ qua”, ha sottolineato ancora.