Un nono posto dal sapor di speranza. Francesco Bagnaia si è presentato con uno spirito speranzoso ai microfoni di Sky Sport dopo quanto accaduto nel GP d’Ungheria, quattordicesimo appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP. Sul circuito magiaro Pecco era reduce da un sabato disastroso: 15° nelle qualifiche e 13° nella Sprint Race. Per questo, il via da una posizione così arretrato non l’ha di certo agevolato.

Eppure nel riscontro odierno c’è della positività. Ne ha parlato Bagnaia, confermando l’intervento importante di cui ha fatto cenno Luigi Dall’Igna (direttore generale di Ducati Corse) sulla GP25. Un risultato finale frutto, a detta del centauro nostrano, anche del long lap-penalty e delle caratteristiche del tracciato su cui superare era complicato.

“La gara è andata così perché ci sono delle regole da rispettare, purtroppo non sono riuscito a rispettarle. Sono andato lungo, stavo recuperando. Avevo un over feeling che mi ha portato a sbagliare. Un peccato perché stavo guidando bene, mi trovavo bene. Dopo la modifica di ieri sono tornato padrone della mia moto, sono contento. Il passo gara era per fare podio, ripartiamo da qui“, le parole del centauro italiano.

“Non voglio dire che ci siamo, però riuscire ad avere un feeling per forzare, portarmi sotto ed essere veloce mi soddisfa. È stato un cambio di messa a punto grosso, ma che sono sicuro ci porterà a ottenere molto. L’abbiamo fatto dalla Sprint e oggi ho iniziato a raccogliere i frutti. Considerando che ho perso 5″ tra il lungo e la penalità, è positivo il mio distacco dalla vetta. Quando parti dietro, non sai mai cosa può accadere. Ieri non riuscivo a sfruttare il potenziale, oggi un po’ di più. Abbiamo deciso di intraprendere un processo diverso, giusto farlo qui“, ha sottolineato Bagnaia.

E alla domanda sul perché quest’intervento non sia stato fatto prima, il pilota italiano è stato molto onesto: “Pensavamo di poter lavorare più sui dettagli perché comunque a podio ci arrivavo, come anche fare delle pole e ho vinto ad Austin. Nelle ultime due gare però le cose sono peggiorate e allora abbiamo cambiato la nostra prospettiva”.