Un secondo posto e delle prestazioni ritrovate dopo weekend difficili. Fabio Di Giannatonio racconta il suo sabato ai giornalisti, consapevole però che per domani ci sarà ancora qualcosa da mettere a posto. 

Sulla giornata di oggi… 

“Bisogna lavorare, mantenere la concentrazione e non mollare mai, un po’ come la storia della mia carriera. Anche ieri: potevo andare nel motorhome a sbollire tutto il pomeriggio, invece ci siamo al lavoro con la squadra fino alle nove di sera, eravamo davanti al computer. Max quasi non ha mangiato… abbiamo preparato ogni dettaglio come se fossimo primi. Stamattina abbiamo fatto un grande step sul set-up, mi sento meglio”

Sul miglioramento da Q1 a Q2… 

“La differenza grande quando è così è che quando non sei a posto inizi a cambiare tanto la moto, è un po’ una costante, tutti i piloti fanno questo per cercare di trovare il punto. Siamo stati bravi perché ci siamo resi conto che quello che avevamo era veramente buono, quindi siamo stati calmi e quello che mi ha permesso di migliorare in Q2 è che ho girato sulla stessa moto, che era già una grande moto. La chiave è quella: quando stai bene devi massimizzare quello che hai”

Su Marc Marquez… 

“Marc è molto in controllo quando frena, è sempre preciso, chiude la linea al punto giusto, è sempre stretto, fa sempre la linea giusta ed è molto difficile non sbagliare mai. Quella è la differenza grande che vedevo: anche io staccavo forte, ma con 30 cm più stretto o più largo e quelli sono quei 20, 30, 40 millesimi di differenza a frenata che sul giro diventano 2 decimi che fanno la differenza sul passo. Questo è quello che cerchiamo di raggiungere” 

Sull’incidente alla prima curva

“È stata un po’ paurosa: tutti sappiamo come tra piloti parliamo e dobbiamo sempre cercare di essere attenti. Non è l’unica pista del calendario che è così: ci sono state altre piste dove la prima curva è un po’ critica, ma sono le corse, succede. L’altra cosa buona è che Fabio non è mai un pilota che fa questi errori, vuol dire che questa volta ha sbagliato, bisogna solo stare più attenti” 

Sulle possibilità di sorpasso… 

“Quando arriviamo nelle piste molto stop-and-go è difficile fare sorpassi: quando sei dietro l’aerodinamica non funziona perché non dai abbastanza carico sulla gomma davanti, non puoi frenare forte e la temperatura sale, quindi ti allontani. È difficile se non c’è un pezzo di misto” 

Sulla gara di domani…

“Il passo sarà simile a quello di oggi e noi dovremo lavorare perché ho sentito un po’ di calo negli ultimi 3-4 giri. Su questo dobbiamo lavorare perché domani avremo il doppio della distanza, dobbiamo lavorare sul dietro”