«Il gioco d’azzardo continua a crescere, soprattutto tra coloro che hanno redditi bassi e che attraverso il gioco sperano di “svoltare”». L’allarme arriva da Luca Quagliotti, segretario generale della Camera del Lavoro astigiana, analizzando quanto emerso dalla terza edizione del «Libro Nero dell’azzardo», curata da Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon.

«Siamo un territorio dove il potere d’acquisto dei redditi da lavoro e pensione è arretrato di più, ma siamo diventati per l’azzardo il mercato più importante d’Europa, e tra i primi al mondo – afferma Quagliotti –. In questo contesto la nostra regione si pone addirittura al di sopra della media nazionale». La propensione al gioco online dei piemontesi è infatti cresciuta tra il 2022 e il 2024 in misura maggiore rispetto al resto del Paese. Unica eccezione, il Verbano Cusio Ossola. Tra il 2023 e il 2024 la crescita della spesa complessiva del gioco è stata infatti del 6,6%, di quello online del 12,2%.

I casi di Asti e Novara

Nell’Astigiano il fenomeno è ancora più allarmante se ci si sposta sull’online. Le scommesse su web segnano un aumento, nello stesso periodo, del 19,3%. In Piemonte solo Novara, con il 27,8%, ha registrato una crescita più alta. Al terzo posto si posiziona Biella con il 19%, Alessandria con il 17,2%. Seguono Vercelli con il 16,2%, Torino con il 12,5% e le più virtuose Cuneo, con il 9,4%, e Verbano Cusio Ossola con il 6,7%. Tradotto in soldoni, solo nell’Astigiano nel 2024 sono stati spesi per il gioco d’azzardo online 211.594.646,81 euro contro i 177.415.978,73 dell’anno precedente.

Luca Quagliotti, Cgil Asti 

Un fenomeno che si acuisce con la crisi

«Nelle crisi le persone tentano le strade della fortuna che, spesso, sono strade senza uscita – sottolinea Quagliotti – La media superiore rispetto a quella nazionale è lo specchio dei problemi socio economici che continuano ad aggravarsi». Allarmante anche il confronto dei dati del 2024 con quelli relativi al 2022, con una crescita per Asti del 27,6%. Anche in questo caso a guidare la classifica delle piemontesi è ancora una volta Novara, che segna una variazione del 32,4%. Seconda invece Biella con il 31,8%, seguita a ruota da Vercelli con il 31,6%. Dopo Asti, Alessandria con il 27,3%, Cuneo con il 23,6%, Torino con il 18,8% e il Vco con il 5,6%.

Nelle crisi le persone tentano le strade della fortuna che, spesso, sono strade senza uscita

«Si tratta di una ulteriore conferma della relazione inversa tra la situazione socioeconomica e l’incremento della raccolta dell’azzardo, oltre che del suo ruolo importante nel mantenimento, se non dell’accelerazione, delle diseguaglianze sociali – spiega ancora la Cgil –. Sono tanti i fattori che portano all’idea illusoria che una vincita possa risolvere i propri problemi economici; tra questi la crescita della pubblicizzazione dell’azzardo, anche attraverso strumentali inviti al gioco responsabile, che altro non sono che l’aggiramento dei divieti». Ma a quanto ammonta, mediamente, la spesa individuale per ogni cittadino con più di 18 anni? A guidare la classifica regionale è Torino con una spesa di 1.897,22 euro pro capite.