MERCATO | 25/08/2025 | 12:15
di Eros Maccioni
Francesco Busatto compagno di squadra di Van der Poel e Philipsen: se glielo avessero detto un paio di anni fa sarebbe scoppiato a ridere. Tutto vero, invece: dall’anno prossimo il ventiduenne di Mussolente (Vicenza) correrà con la Alpecin Deceuninck. I dirigenti del team belga hanno iniziato a ronzargli intorno la scorsa primavera. Stanno costruendo una base di giovani talenti da affiancare ai loro assi nelle corse di un giorno e Busatto era fra i principali candidati.
“Il manager si è segnato il mio nome quando ho vinto la Liegi degli Under 23 e quest’anno è tornato alla carica – racconta Busatto, da due anni alla Intermarché Wanty -. Altre squadre si sono fatte avanti, la Alpecin Deceuninck era quella che premeva di più. Mi hanno chiesto quali corse mi piacerebbe vincere un giorno, ho risposto Strade Bianche, Amstel e le altre classiche più nervose. Abbiamo trovato un’ottima identità di vedute, anche perché loro sono i migliori nelle corse del Nord e hanno un progetto molto valido che riguarda i giovani. Dopo il campionato italiano ci siamo incontrati nuovamente, hanno dimostrato di credere in me e nei miei margini di miglioramento, mi hanno proposto un contratto triennale, ci siamo accordati per un biennale. Nel 2026 il mio obiettivo è dimostrare di essere un corridore solido e costante – aggiunge Busatto – e riuscire ad arrivare davanti nelle classiche più importanti”.
Dici Alpecin e pensi a Mathieu Van der Poel, campione del mondo 2023, vincitore di tre Fiandre, tre Roubaix, due Sanremo, un’Amstel e una Strade Bianche, sette volte iridato nel cross. Una leggenda vivente, la bestia nera di Pogacar nelle corse di un giorno.
“Van del Poel è un’ispirazione, un riferimento assoluto – afferma Busatto -. Correre assieme a lui è un’esperienza imperdibile per un giovane ciclista, un’opportunità di crescita che non potevo perdere”.
Quest’anno Francesco Busatto ha messo insieme un quarto posto con annessa maglia bianca nella prima tappa del Giro d’Italia, un quinto all’Appennino, un nono al campionato italiano e un ottavo in una tappa al Giro di Polonia. Meno di quanto voleva. Quel che non è arrivato è deciso a prenderselo da qui a ottobre: “La prima parte del 2025 è stata complicata da una serie di malanni, dal Giro in avanti ho iniziato a pedalare meglio. Plouay, Larciano, la Sabatini, Bernocchi e Piemonte sono corse che mi piacciono, quelle in cui posso puntare a risultati importanti”.
da Il Giornale di Vicenza
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