Roma dovrà attendere per vedere sulle strade i 1.000 nuovi taxi promessi dall’amministrazione Gualtieri. Circa 170 vincitori del bando di concorso dell’ottobre 2024 non hanno corrisposto all’amministrazione i 75.500 euro previsti per le licenze ordinarie e i 58.500 per quelle per il trasporto disabili. Secondo i regolamenti del bando, chi non ha pagato “l’obolo” verrà estromesso dalla graduatoria e si procederà all’assegnazione delle licenze vacanti scorrendo la graduatoria pubblicata ad aprile.

Licenze taxi non pagate

Tra chi non è riuscito a trovare i soldi necessari e chi, per scelta, non ha voluto pagare, Roma si trova quindi con circa il 20% in meno di nuovi taxi previsti dal bando, di cui circa 50 per le licenze per il trasporto di persone con handicap. Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, da metà aprile in poi sono partite le pec per i vincitori del concorso per finalizzare il rilascio della licenza. Questi ultimi, quindi, avevano due mesi di tempo per adempiere a quanto previsto dalla gara. Chi non ha pagato riceverà, a partire da metà settembre, una comunicazione dal Comune che ufficializzerà l’estromissione dalla graduatoria. Un problema non da poco per l’amministrazione che, a luglio, esultava per il rilascio di 700 nuove licenze

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Fremono, quindi, tutti quegli aspiranti tassisti che si sono trovati esclusi dalla graduatoria di merito e che ora hanno l’occasione per aggiudicarsi una licenza taxi. Come per gli esclusi, sempre da metà settembre dovrebbero cominciare a partire le pec per chiedere il pagamento di quanto dovuto. Come per i vincitori del bando, anche gli esclusi avranno due mesi di tempo per corrispondere all’amministrazione capitolina 75.500 euro per le ordinarie e 58.500 per quelle speciali.

Il ricorso al Tar

Intanto, centinaia di sostituti alla guida attendono il verdetto del Tar sul ricorso presentato mesi fa con il quale si contestava il “titolo oneroso” della gara. In sintesi, si chiedeva di rilasciare le licenze gratuitamente, senza dover pagare nulla all’amministrazione. “Dei circa 300 ricorrenti – spiega a RomaToday Paolo Macioci, presidente del Comitato sostituti alla guida taxi Roma – sono entrati in graduatoria del nostro comitato circa 140 lavoratori e una 40ina non ha corrisposto quanto dovuto”.

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Tra questi c’è anche lo stesso Macioci: “Io non ho pagato per scelta – spiega ancora – perché ritengo ingiusta la decisione del Comune di Roma. Se avessi voluto spendere una cifra del genere mi sarei comprato una licenza 15 anni fa, quando ho cominciato a lavorare in questo settore. Al momento – aggiunge – non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione da parte del Comune sulla mia esclusione dalla graduatoria”.

C’è però chi avrebbe voluto pagare quanto richiesto: “Ci sono tanti colleghi che non sono riusciti a ottenere un finanziamento e che, alla fine, hanno dovuto rinunciare alla licenza – racconta Macioci – ora aspettiamo la pronuncia del Tar di ottobre per vedere cosa verrà fuori”.