Diversi giocatori, tra cui il norvegese hanno lamentato in questi giorni il forte odore di marijuana che arriva anche sui campi
Foto Ray Giubilo
Agli US Open tornano le polemiche sul forte odore di marijuana che arriva anche sui campi. Nel 2021 Maria Sakkari si era lamentata del fatto che l’odore di cannabis le stesse influenzando la concentrazione durante la sfida con Rebeka Masarova a Flushing Meadows e si era lamentata con il giudice di sedia, mentre Alexander Zverev due anni fa aveva dichiarato: “Oh mio Dio, in realtà c’è lo stesso odore ovunque qui dentro. L’intero posto puzza di erba. Il campo 17 odora come il salotto di Snoop Dogg“. Quest’anno a riaprire l’argomento è invece stato Casper Ruud, reduce dalla finale raggiunta nel doppio misto con Iga Swiatek. “Per me, questa è la cosa peggiore di New York – ha ammesso il norvegese -. L’odore di marijuana è ovunque, anche qui sui campi. Dobbiamo accettarlo, ma non è il mio odore preferito. È piuttosto fastidioso giocare, stanchi, e a pochi metri di distanza qualcuno fuma marijuana. Non possiamo farci niente a meno che la legge non venga revocata, ma ho forti dubbi che ciò accada“.