In vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, il portavoce regionale di Comunità Competente, Rubens Curia, richiama istituzioni e politica alle loro responsabilità sul fronte della sanità calabrese. Con un nuovo appello, chiede di mettere al centro «una sanità a misura di persona», senza attendere l’esito del voto, ma attuando da subito i provvedimenti già approvati e garantendo programmi concreti e verificabili.

Sanità in Calabria, l’appello ai candidati governatori

«Poiché le malattie non ammettono tempi morti ed i calabresi devono essere curati nel miglior modo possibile, è fondamentale che i Subcommissari al Piano di Rientro siano nel pieno delle loro funzioni come i Direttori Generali ed i Commissari delle Aziende Sanitarie». Con queste parole Rubens Curia, portavoce regionale di Comunità Competente, ha lanciato un nuovo appello in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 e 6 ottobre, invitando i candidati a presentare «programmi concreti e non fumosi per attuare una sanità a misura di persona».

Curia ricorda che già nel 2022 il Governo centrale aveva approvato il Piano Nazionale Equità nelle salute per sette Regioni, tra cui la Calabria, che non garantivano ai cittadini l’accesso uniforme alle cure nei settori della salute mentale, degli screening oncologici, della medicina di genere e nella lotta alla povertà sanitaria.

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«Non possiamo permettere che i Subcommissari si trincerino dietro comodi alibi in attesa delle votazioni. Occorre dare piena attuazione ai DCA già approvati dai Ministeri affiancanti», ha ribadito, richiamando in particolare il Piano d’azione regionale sulla salute mentale, il Budget di salute, il potenziamento dei Consultori familiari e la valorizzazione degli specialisti ambulatoriali interni.

Il portavoce di Comunità Competente insiste su alcuni punti già contenuti nel Manifesto per una democrazia delle cure, sottoscritto lo scorso marzo da 90 associazioni e oltre 2.300 cittadini. «I management aziendali devono garantire i luoghi della partecipazione dei cittadini e delle Associazioni di volontariato, assumere giovani professionisti nel Servizio Sanitario Regionale, attivare le Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile e costruire le Case e gli Ospedali di Comunità».

Fra le priorità ribadite, anche «l’attivazione graduale dei 95 Consultori familiari previsti dalla normativa e il completamento delle AFT gestite dai medici di medicina generale h12, dal lunedì al venerdì».

Le 12 richieste ai candidati governatori

Nel suo intervento, Rubens Curia ha rivolto un appello diretto a chi si contenderà la guida della Regione Calabria. «Ai candidati Governatori chiediamo – ha spiegato – che s’impegnino in Conferenza Stato-Regioni perché il Fondo Sanitario Nazionale sia finalmente ripartito tenendo conto della deprivazione sociale, che è un forte determinante della salute. Nella nostra Calabria la miseria è imperante e non può essere ignorata».

Un secondo punto riguarda il personale: «Occorre abolire il tetto delle assunzioni fissato dalla finanziaria del 2004 perché lede il Servizio Sanitario Nazionale e finisce per favorire il privato».

Curia chiede poi di investire sui servizi di prossimità: «È necessario istituire gli ambulatori infermieristici e, allo stesso tempo, valorizzare i presidi ospedalieri delle aree interne, troppo spesso dimenticati».

Altro nodo centrale è l’organizzazione delle cure specialistiche: «Servono équipe mediche mobili interaziendali per alcune branche, e una riforma sanitaria che preveda la nascita delle Aziende Sanitarie Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Territoriali».

La programmazione sanitaria, aggiunge, deve poggiare su dati certi: «Va istituito l’Osservatorio epidemiologico regionale, perché senza dati credibili non si può fare una programmazione credibile».

Tra le priorità indicate rientra anche il sostegno alle realtà sociali: «Bisogna valorizzare le fattorie sociali che svolgono un ruolo fondamentale nella riabilitazione e nell’accompagnamento dei soggetti più fragili».

Non manca un riferimento alle urgenze cliniche: «È indispensabile attivare i servizi di Emodinamica negli ospedali di Lamezia, Locri e Polistena».

Sul versante della formazione, Curia sottolinea: «Occorre riorganizzare i percorsi di aggiornamento del personale tenendo conto dei bisogni reali di salute dei calabresi».

Infine, il portavoce di Comunità Competente richiama l’attenzione sulla gestione delle risorse e sulla valorizzazione del capitale umano: «Bisogna garantire un utilizzo di qualità dei finanziamenti annuali degli Obiettivi di Piano e, soprattutto, valorizzare i meriti di chi opera nel Servizio Sanitario Regionale, rendendo pubblici i curricula e premiando la competenza e l’impegno».

Un confronto vero con i candidati governatori

L’appello di Rubens Curia si rivolge poi direttamente ai candidati alla presidenza della Regione Calabria: «Chiediamo che s’impegnino in Conferenza Stato-Regioni perché il Fondo Sanitario Nazionale sia ripartito tenendo conto della deprivazione sociale, che sia abolito il tetto delle assunzioni che lede il Servizio Sanitario Nazionale, e che vengano istituiti gli ambulatori infermieristici e valorizzati i presidi ospedalieri delle aree interne».

Tra le altre richieste, «l’attivazione di équipe mediche mobili interaziendali, l’istituzione di un Osservatorio epidemiologico regionale, l’apertura delle Emodinamiche a Lamezia, Locri e Polistena, e una riorganizzazione della formazione e dell’aggiornamento del personale».

Dalla protesta alla proposta

Il portavoce sottolinea che non si tratta solo di denunciare i problemi, ma di indicare soluzioni già scritte nero su bianco: «Se vogliamo una vera sanità a misura di persona, occorre valorizzare anche le Fattorie sociali, completare il piano per le elisuperfici attrezzate per il volo notturno e garantire un utilizzo di qualità dei finanziamenti annuali degli Obiettivi di Piano». Da qui l’invito finale: «Attendiamo un confronto sereno e serrato, senza abbaiare alla luna».