Caricamento player
Il ministero degli Esteri francese ha convocato l’ambasciatore statunitense in Francia Charles Kushner in seguito alla pubblicazione sul Wall Street Journal di una lettera aperta indirizzata al presidente francese Emmanuel Macron. Kushner è il suocero di Ivanka Trump, figlia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nella lettera Kushner sostiene che il governo francese non stia facendo abbastanza per contrastare l’antisemitismo in Francia, e anzi lo stia incoraggiando con le sue iniziative a favore della popolazione palestinese, compresa la decisione di riconoscere lo stato di Palestina. Macron aveva detto di volerlo fare a fine luglio, e al suo annuncio erano seguiti quelli di vari altri paesi occidentali. «L’antisionismo è antisemitismo», ha scritto Kushner, sostenendo l’idea secondo cui ogni critica allo stato di Israele è motivata da razzismo antiebraico.
La lettera di Kushner ne ricalca una molto simile inviata qualche giorno prima al governo francese dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: anche lui aveva criticato il riconoscimento della Palestina, sostenendo che contribuisse ad alimentare l’antisemitismo e a sostenere il terrorismo.
Nella lettera, Kushner ha anche elogiato le politiche dell’amministrazione di Donald Trump contro l’antisemitismo, come per esempio la decisione di revocare i visti agli «agitatori stranieri», cioè alle persone che protestano per la causa palestinese. Kushner ha anche inquadrato i bombardamenti americani contro l’Iran a giugno come un’azione contro l’antisemitismo. Ha scritto poi che «l’antisemitismo può essere contrastato efficacemente quando i leader hanno la volontà di farlo», lasciando intendere in questo modo che Macron non l’avrebbe.
La lettera a Macron è di fatto il primo atto pubblico di Kushner, che si è insediato da ambasciatore soltanto a luglio. Convocare l’ambasciatore di un paese straniero è nella prassi diplomatica l’atto basilare con cui di solito il ministro degli Esteri esprime una critica o una protesta verso quel paese. Kushner sarà convocato lunedì. Il ministero degli Esteri francese ha definito «inaccettabili» le parole dell’ambasciatore, accusandolo di ingerenza nella politica interna del paese.