Claudia Schiffer non è soltanto una supermodella: è una di quelle donne che hanno cambiato per sempre il modo in cui la moda racconta sé stessa. Se gli Anni ’90 sono stati la culla del fenomeno delle top model, lei è stata il volto che più di altri ha saputo incarnare la perfetta combinazione di glamour, disciplina e fascino senza tempo. Trent’anni dopo il suo debutto, Claudia resta una presenza magnetica, e il suo stile è la prova vivente di come una donna possa trasformarsi negli anni senza mai tradire la propria essenza.

Raccontare la sua evoluzione significa attraversare la storia recente della moda, dal boom delle passerelle Anni ’90 fino al ritorno, tra il 2021 e il 2024, su red carpet e catwalk che l’hanno vista ancora protagonista.

Claudia Schiffer, gli Anni ’90: l’epoca d’oro delle supermodelle

Il nome di Claudia Schiffer comincia a circolare alla fine degli Anni ’80, grazie alle campagne Guess firmate da Ellen von Unwerth. Quelle foto in bianco e nero, con il denim scolpito e lo sguardo ammiccante, la trasformano subito in un’icona. La stampa la paragona a Brigitte Bardot per la chioma bionda e l’allure francese, ma Claudia ha qualcosa di diverso: una freschezza che le permette di incarnare allo stesso tempo innocenza e sensualità.

Il 1991 segna l’inizio di un legame che la accompagnerà per tutta la vita: Chanel. Con il tailleur rosso fuoco e la borsa a tracolla, Claudia diventa la musa di Karl Lagerfeld. Il Kaiser la prende sotto la sua ala e le insegna a camminare sulla passerella “come se stesse semplicemente andando a scuola”, liberandola da qualsiasi rigidità. È l’inizio di un sodalizio che durerà trent’anni.

Il suo bikini nero con il maxi logo Chanel, sfilato nel 1994, è entrato negli annali della moda, così come i bustier metallici e i miniabiti con borchie portati accanto a Naomi Campbell e Cindy Crawford. Le sfilate di Gianni Versace erano veri concerti pop, e Claudia sapeva tenerne il ritmo.

E poi ci sono i red carpet. Agli Oscar del 1992 Claudia sceglie un abito bianco da principessa, con un fiore decorativo, riportando in auge l’idea di un’eleganza rétro. Nel 1995, invece, il magenta gown con cardigan coordinato diventa uno dei look più ricordati della decade: scintillante, audace e perfettamente in linea con il glamour degli anni d’oro delle supermodelle.

Il suo stile, negli Anni ’90, si definisce su due binari paralleli: da un lato la couture impeccabile, fatta di tailleur e abiti da sera; dall’altro i look off-duty che la rendono immediatamente riconoscibile — jeans skinny, maglie a righe, foulard animalier. Claudia non era mai solo una donna da passerella, ma un modello di quotidianità chic che influenzava le donne comuni.

I 2000: il passaggio al lusso maturo

Con l’inizio del nuovo millennio, Claudia smette di essere “la ragazza copertina” per eccellenza e comincia a costruire un’immagine più adulta. Il suo stile si sposta su un lusso più sobrio, meno legato all’esuberanza e più vicino a una femminilità raffinata.

Nel 2000 la ritroviamo con un abito verde kiwi dal profondo scollo a V, simbolo della moda Y2K ma riletto in chiave sofisticata. Tre anni dopo, Claudia porta il trench in pelle abbinato a flare jeans e dolcevita, interpretando il casual chic con la sicurezza di chi non ha più nulla da dimostrare.

Al Festival di Cannes del 2006, come ambasciatrice L’Oréal, è l’immagine stessa della maturità glamour: abito lungo in oro firmato Chanel, drappeggiato e luminoso, con un’allure da diva senza tempo. Nello stesso periodo osa anche con minidress futuristi, come quello argento con stivali cuissard, segno che la voglia di sperimentare non l’ha mai abbandonata.

Se gli Anni ’90 sono stati l’epoca dell’esuberanza, i 2000 segnano l’inizio di una Claudia più riservata, che sceglie i suoi look con attenzione, prediligendo linee pulite e tonalità preziose.

I 2010: il ritorno come icona evergreen

Negli Anni 2010, Claudia Schiffer torna ad affacciarsi con più frequenza sui red carpet e nei front row delle sfilate. Ogni uscita è un omaggio alla sua carriera, un modo per ricordare — senza ostentazione — chi è stata e chi continua a essere.

A Cannes 2011 sceglie un abito nero in pizzo Chanel, accompagnato da una collana Camélia Poudré e gioielli Ultra Chanel Fine Jewelry: un look di eleganza dark, intenso e sofisticato. Nel 2016, a Londra, veste Balmain Pre-Fall in bianco e nero, dimostrando che anche i brand più contemporanei si piegano al suo fascino classico.

Il 2017 è un anno di grande visibilità: ai Bambi Awards Donatella Versace le dedica un abito rosso con corsetto e bottoni oro, un chiaro omaggio agli anni ’90 e alla Claudia che aveva contribuito a rendere leggendaria la maison. Sempre nello stesso anno la vediamo in Balmain, con un minidress rosa bubblegum e tacchi con fibbie, segno che la Schiffer non ha mai perso il gusto del divertimento.

In questi anni, più che mai, Claudia diventa una sorta di “museo vivente della moda”: ogni abito è una citazione, un rimando, un richiamo alle sue epoche d’oro.

Dal 2020 al 2025: la supermodella che non smette di stupire

Gli ultimi cinque anni hanno confermato quanto Claudia Schiffer sia un’icona che non conosce tempo.

Nel 2021, alla première londinese di The King’s Man, indossa un abito Balmain tempestato di perle con ballerine coordinate: un gesto di ironia e intelligenza stilistica. Mentre tutte le altre sceglievano tacchi vertiginosi, Claudia sceglie la comodità scintillante, dimostrando che l’eleganza non ha bisogno di sofferenza.

Il 2023 è l’anno del grande ritorno: alla Milano Fashion Week, chiude la sfilata Versace primavera/estate 2024, con un abito in verde e argento dal pattern geometrico. La passerella la acclama come se fosse tornata la regina degli Anni ’90, e il suo portamento dimostra che la magia è rimasta intatta.

Nel 2024, alla première londinese del film Argylle, sorprende con un abito Versace in stampa argyle neon. Look ironico, pop e glamour allo stesso tempo, completato da un dettaglio che fa sorridere i fotografi: il suo gatto Chip, trasportato in uno zainetto trasparente, che ruba la scena e diventa virale sui social.

Oggi, nel 2025, Claudia compare meno spesso in pubblico, ma quando lo fa sceglie outfit che raccontano il suo nuovo stile quotidiano: jeans, camicie bianche, maglie di cachemire. È la versione più intima e rilassata della supermodella, quella che ha imparato a concedersi semplicità senza mai rinunciare al fascino.