Un alpinista bergamasco è morto domenica 24 agosto sul mont Blanc du Tacul, nel versante francese del Monte Bianco. L’uomo, che dalle prime informazioni dovrebbe essere residente a Zanica e avere 49 anni, si trovava con un compagno di scalata, anch’egli residente in Lombardia, quando è stato travolto da un seracco.

Il secondo alpinista, soccorso dal Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne (Pghm) di Chamonix, è stato portato all’ospedale francese di Sallanches, in Alta Savoia. Secondo quanto riferiscono i media locali, non è in pericolo di vita.

Secondo decesso bergamasco sul Monte Bianco

È il secondo bergamasco a morire sul Monte Bianco in questa estate costellata da tragedie in montagna. La scorsa domenica 17 agosto sul massiccio del Monte Bianco era morto un giovane che viveva a Treviglio. Si tratta di Davide Migliorino, di 36 anni che è morto a causa di una caduta sulla cresta del Brouillard, a 4.030 metri di quota.

Che cosa è un seracco

Il seracco è un blocco di ghiaccio separatosi durante il movimento di un ghiacciaio a seguito dell’apertura di crepacci trasversali e longitudinali.

Alto numero di incidenti in montagna, l’appello dei soccorritori

Si rinnova l’appello dei soccorritori che evidenziano l’alto numero di incidenti. Il 44% riguarda escursionisti colpiti da malori o rimasti coinvolti in cadute, mentre il 56% è legato a tutte le altre attività

Su quanto sta avvenendo in queste settimane, a causa dell’altissimo numero di incidenti, lancia un allarme il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino (Cnsas), che al termine della stagione fornirà i dati complessivi degli interventi e dei decessi. «Ad oggi è impossibile fornire un dato aggiornato – spiega Simone Alessandrini del Soccorso Alpino – ma i nostri interventi non si sono certo fermati in queste ultime settimane, anzi». Il 44% riguarda escursionisti colpiti da malori o rimasti coinvolti in cadute, mentre il 56% è legato a tutte le altre attività.

Incidenti con cadenza quasi quotidiana che vanno ad ingrossare un bilancio che già a luglio aveva numeri drammatici, con 83 morti e quasi tre decessi al giorno a partire dal 21 giugno. Ad agosto la situazione non è mutata e si viaggia verso quota 100 morti.