Giovanna TrinchellaGiovanna Trinchella
Netanyahu: “Israele si rammarica profondamente per il tragico incidente”

“Israele si rammarica profondamente per il tragico incidente avvenuto oggi all’ospedale Nasser di Gaza. Israele riconosce il valore del lavoro dei giornalisti, del personale medico e di tutti i civili. Le autorità militari stanno conducendo un’indagine approfondita. La nostra guerra è contro i terroristi di Hamas. I nostri obiettivi legittimi sono sconfiggere Hamas e riportare a casa i nostri ostaggi”. Lo scrive in un post su X il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riferendosi all’attacco israeliano in cui hanno perso la vita almeno 20 persone, tra cui 5 giornalisti.

Caritas Internationalis: “Morti di inedia almeno 273 persone dal 22 sgodto”

“Da quando le Nazioni Unite hanno confermato il 22 agosto che la fame a Gaza è un fenomeno volontario e indotto dal blocco degli aiuti umanitari, almeno 273 persone inclusi 112 bambini sono morti di inedia”. Lo denuncia la Caritas Internationalis in una nuova nota durissima sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. “A Gaza – scrive l’organizzazione cattolica – non siamo di fronte a una tragica fatalità, ma al risultato di scelte deliberate e calcolate. Un intero popolo, privato di ogni sostentamento, viene lasciato morire di fronte al mondo intero”. “Questa non è guerra – si legge – è la distruzione sistematica di vite civili. L’assedio di Gaza è diventato una macchina di annientamento, sostenuta dall’impunità e dal silenzio, o dalla complicità, delle nazioni più potenti”. “La carestia – continua – qui non è un disastro naturale, ma il risultato di una strategia deliberata: bloccare gli aiuti, bombardare i convogli di cibo, distruggere le infrastrutture e negare i beni di prima necessità. Caritas Internationalis è testimone di questo orrore. I civili, per lo più bambini e donne, vengono affamati, bombardati e annientati. Governi influenti, aziende e multinazionali hanno reso possibile questa catastrofe attraverso il supporto militare, gli aiuti finanziari e la copertura diplomatica. Il loro silenzio non è neutralità, è approvazione”. Richiamando le parole di Papa Francesco nell’enciclica ‘Fratelli tuttì: “O ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno”, la Caritas Internationalis vede in quello che sta accadendo a Gaza un deliberato attacco alla dignità umana e il collasso di qualsiasi ordine morale. “Ciò che sta avvenendo – conclude – è contrario non solo ai valori e principi fondamentali dell’umanità, ma avviene in violazione del diritto internazionale e umanitario, inclusa la Convenzione per la prevenzione e repressione del genocidio”. 

Guterres (Onu) condanna le uccisioni dei palestinesi negli attacchi all’ospedale

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, “condanna fermamente” le uccisioni dei palestinesi negli attacchi israeliani all’ospedale Nasser di Khan Younis. “Queste ultime, orribili uccisioni evidenziano i rischi estremi che il personale medico e i giornalisti affrontano nello svolgimento del loro lavoro vitale in questo brutale conflitto”, afferma il portavoce Stephane Dujarric. Guterres “ricorda che i civili, compresi il personale medico e i giornalisti, devono essere rispettati e protetti in ogni momento, e chiede un’indagine tempestiva e imparziale su queste uccisioni”. Il segretario generale ribadisce poi il suo appello per un “cessate il fuoco immediato e permanente, un accesso umanitario illimitato in tutta Gaza e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

Macron: “Intollerabile il raid sull’ospedale di Gaza”

“Questa mattina, nuovi attacchi israeliani su un ospedale a Gaza hanno provocato la morte di numerosi civili e giornalisti. E’ intollerabile: i civili e i giornalisti devono essere protetti in ogni circostanza. I media devono poter esercitare la loro missione in modo libero e indipendente per coprire la realtà del conflitto”: lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un post in cui annuncia di aver parlato con l’emiro del Qatar “della situazione drammatica a Gaza”, con “la riduzione alla fame di una popolazione, crimine che deve immediatamente cessare”.

Berlino: “Scioccati dall’uccisione dei giornalisti a Gaza”

“Siamo scioccati dall’uccisione di diversi giornalisti, soccorritori e altri civili in un attacco aereo israeliano all’ospedale Nasser di Gaza. Sull’attacco si deve indagare. Il lavoro dei giornalisti è essenziale per raccontare la devastante realtà della guerra a Gaza. Abbiamo ripetutamente chiesto al governo israeliano di garantire l’accesso agli operatori dei media e di offrire protezione ai giornalisti che lavorano a Gaza”. Così in un messaggio su X il ministero degli Esteri tedesco.

Idf: “Non colpiamo intenzionalmente i civili, operiamo in una realtà estremamente complessa”

“Questa mattina le truppe dell’Idf hanno effettuato un attacco nella zona dell’ospedale Nasser a Khan Younis – ha detto Effie Defrin, portavoce delle Israel Defense Forces per le relazioni internazionali -. Siamo a conoscenza di segnalazioni secondo cui sono stati causati danni ai civili, compresi i giornalisti. Vorrei essere chiaro fin dall’inizio: le Idf non prendono di mira intenzionalmente i civili. Le Idf fanno ogni sforzo per mitigare i danni ai civili, garantendo al contempo la sicurezza delle nostre truppe. Qualsiasi incidente che sollevi preoccupazione a questo riguardo viene affrontato dai meccanismi competenti dell’Idf”.

“Operiamo in una realtà estremamente complessa. I terroristi di Hamas utilizzano deliberatamente le infrastrutture civili, compresi gli ospedali, come scudi. Hanno persino operato dallo stesso ospedale Nasser. Hamas ha iniziato questa guerra, ha creato condizioni di combattimento impossibili — e ne impedisce la fine tenendo ancora 50 ostaggi”, prosegue il portavoce.

“Detto questo, in quanto militari professionisti, impegnati nel rispetto del diritto internazionale, siamo obbligati a indagare sulle nostre operazioni in modo approfondito e professionale. Il Capo di Stato Maggiore Generale ha incaricato di condurre immediatamente un’indagine — per comprendere le circostanze di quanto accaduto e come è accaduto. Fare reportage da una zona di guerra attiva comporta rischi immensi, soprattutto in una guerra con un’organizzazione terroristica come Hamas, che cinicamente si nasconde dietro la popolazione civile. Come sempre, presenteremo i nostri risultati nel modo più trasparente possibile”. “Ci rammarichiamo di qualsiasi danno arrecato a individui non coinvolti e ci impegniamo a continuare a combattere Hamas, adottando tutte le precauzioni necessarie”, conclude Defrin.

Trump: “Raid israeliano sull’ospedale? Non so nulla, ma non sono contento”

Rispondendo ai reporter nello studio Ovale, Donald Trump ha detto che non sapeva del raid di Israele sull’ospedale di Gaza ma che non è contento di ciò.

Cardinale Parolin: “Allibiti da ciò che sta succedendo a Gaza”

“Restiamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo a Gaza nonostante la condanna del mondo intero”. Lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione della Settimana liturgica nazionale a Napoli. “Anche qui sembra che non ci siano attualmente spiragli di soluzione e che la situazione diventi sempre più complicata soprattutto dal punto di vista umanitario”, ha aggiunto.

Msf: “Al Nasser Hospital una scena mostruosa e crudele”

“È stata una scena mostruosa e crudele. L’attacco è avvenuto in un momento in cui c’è carenza di forniture mediche e attrezzature, cosa che rende ancora più brutale la situazione. Non so cos’altro dire, è qualcosa di mostruoso”. A raccontarlo è il dottor Mahmoud Kullab di Medici Senza Frontiere, che si trovava all’ospedale Nasser di Gaza al momento dell’attacco israeliano che ha ucciso almeno 20 persone tra cui cinque giornalisti. Diversi membri dello staff di Msf erano al Nasser durante l’attacco di questa mattina, riferisce la stessa ong che nell’ospedale supporta il reparto materno infantile, la pediatria e l’ortopedia.