La Thailandia ha deciso di chiudere l’intero confine con la Cambogia dopo aver intimato a tutti i suoi cittadini di andarsene. Lo riporta la Bbc, dopo che si sono verificati nuovi scontri tra gli eserciti cambogiano e thailandese, i quali si sono accusati a vicenda di aver aperto il fuoco per primi. Lo scontro più recente è avvenuto nei pressi di antichi templi nella provincia nordorientale di Surin in Thailandia e nella provincia nordoccidentale di Oddar Meanchey in Cambogia. “Le forze cambogiane hanno aperto il fuoco verso il fianco orientale del tempio di Prasat Ta Muen Thom, a circa 200 metri dalla base thailandese”, ha dichiarato l’esercito della Thailandia in un comunicato accusando la Cambogia di aver utilizzato un drone sul sito conteso. “L’esercito thailandese ha violato l’integrità territoriale della Cambogia lanciando un attacco armato contro le forze cambogiane di stanza lì”, ha rilanciato invece il Ministero della Difesa cambogiano. “In risposta, le forze armate cambogiane hanno esercitato il loro legittimo diritto all’autodifesa, nel pieno rispetto del diritto internazionale, per respingere l’incursione thailandese”, ha continuato. I due regni del Sudest asiatico sono da tempo in conflitto sulla demarcazione del confine comune, definito ai tempi dell’Indocina francese, ma l’attuale crisi è la più grave degli ultimi quindici anni.
Morti e feriti durante gli scontri sia tra i civili sia tra i militari
“Un colpo di artiglieria cambogiana ha colpito una casa, è morto un civile e ci sono tre feriti, tra cui un bimbo di cinque anni”, ha dichiarato, dopo l’escalation di queste ore, l’ufficio del primo ministro thailandese in un comunicato. Jet F-16 thailandesi hanno effettuato attacchi aerei su un paio di obiettivi militari in Cambogia, ha sottolineato poi l’esercito thailandese. Proprio sei jet sono partiti dalla provincia di Ubon Ratchathani e hanno colpito due “obiettivi militari cambogiani a terra”, secondo il vice portavoce dell’esercito thailandese Ritcha Suksuwanon. Secondo l’agenzia Reuters almeno due civili thailandesi sono stati uccisi e altri due feriti nei bombardamenti cambogiani nell’area contesa al confine tra i due paesi asiatici. Una fonte militare thailandese ha riferito, inoltre, che due soldati thailandesi sono rimasti feriti dal fuoco proveniente dalla Cambogia. La fonte ha affermato che la Cambogia ha utilizzato “varie armi”, inclusi lanciarazzi. La Cambogia, d’altra parte, ha affermato che la Thailandia ha bombardato due diverse province del Paese. Circa 40.000 civili provenienti da 86 villaggi in Thailandia sono stati evacuati in luoghi più sicuri, ha dichiarato all’agenzia di stampa Sutthirot Charoenthanasak, capo del distretto di Kabcheing, nella provincia di Surin, dove sono in corso gli scontri. Secondo l’esercito reale thailandese, l’ultimo bilancio delle vittime in Thailandia è salito a nove. Il numero dei feriti è di 14. In tre diverse province lungo il confine tra Thailandia e Cambogia: 6 nella provincia di Sisaket, 2 nella provincia di Surin, 1 nella provincia di Ubon Ratchathani. Lo segnala la Bbc, ma secondo il ministero della Salute thailandese sarebbero 11 civili thailandesi uccisi nel conflitto con la Cambogia.
Chiuse le scuole al confine
Il Ministero dell’Istruzione thailandese ha ordinato, data la situazione, la chiusura temporanea delle scuole nelle zone di confine a seguito degli scontri con la Cambogia. Il quotidiano thailandese Thai Enquirer, con sede a Bangkok, riferisce che 582 scuole sono state chiuse a Surin, Sisaket e Buriram dopo che sono stati lanciati razzi contro aree residenziali. Anche alcune scuole situate al di fuori delle zone a rischio vengono utilizzate come rifugi temporanei.
La Cina: “I concittadini evitino il confine Cambogia-Thailandia”
La Cina, piuttosto preoccupata, ha esortato i propri cittadini in Cambogia ad evitare le zone vicine al confine con la Thailandia, mentre le forze armate dei due Paesi si sono scambiati colpi di arma da fuoco. “L’ambasciata cinese in Cambogia consiglia ai cittadini cinesi di monitorare attentamente la situazione della sicurezza locale, di rimanere vigili, di adottare maggiori precauzioni e di garantire la propria sicurezza personale”, ha segnalato la rappresentanza diplomatica in un post pubblicato online. La stessa Cina, inoltre, si è detta “profondamente preoccupata dagli attuali sviluppi” con gli scontri mortali tra militari al confine tra Cambogia e Thailandia, nell’ambito dell’impennata delle tensioni tra i due Paesi legata alle irrisolte dispute territoriali, invitando le parti “ad accomodare le differenze attraverso il dialogo e le consultazioni”. L’auspicio, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, “è la gestione appropriata” della crisi in cui Pechino manterrà “una posizione equa e imparziale”.
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