Un alpinista lombardo ha perso la vita ieri sul Mont Blanc du Tacul, uno dei versanti francesi del massiccio del Monte Bianco. L’incidente è avvenuto a causa del distacco di un seracco sopra la zona di scalata, che ha travolto due alpinisti lombardi impegnati nell’ascesa. Il compagno di cordata della vittima, anch’egli residente in Lombardia, è stato immediatamente soccorso dal Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix. L’alpinista è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Sallanches, in Alta Savoia. Secondo i primi aggiornamenti diffusi dai media locali francesi, il secondo scalatore non sarebbe in pericolo di vita.

La montagna sempre più pericolosa

Quello di ieri è il secondo incidente mortale che coinvolge un alpinista lombardo nella stessa area nel giro di pochi giorni. Il 17 agosto scorso, infatti, Davide Migliorino, nato a Cavenago di Brianza e residente a Treviglio, in provincia di Bergamo, era precipitato dalla cresta del Brouillard, sempre nel massiccio del Monte Bianco, a oltre 4.000 metri di quota, perdendo la vita. Inoltre, due giorni fa, sempre sul versante francese, un alpinista austriaco di 38 anni ha trovato la morte in un altro tragico incidente. Questi eventi sottolineano ancora una volta i rischi estremi legati all’alpinismo d’alta quota e le condizioni impegnative che caratterizzano uno dei contesti montani più affascinanti ma pericolosi d’Europa. Le operazioni di soccorso e le indagini sulle dinamiche degli incidenti proseguono per fare piena luce sulle cause e per garantire la sicurezza degli alpinisti impegnati in questo ambiente estremo.

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