Ci ha provato in tutti i modi Shang a restare in campo, ma alla fine è stato costretto ad arrendersi: Bellucci avanza al secondo turno, dove troverà uno tra Opelka o Alcaraz

Foto Felice Calabro’

Una vittoria sofferta quella arrivata all’esordio agli US Open 2025 per Mattia Bellucci, che dopo oltre due ore e mezza di grande lotta sfrutta il ritiro di Junchen Shang quando il punteggio era 7-6, 1-6, 6-3, 3-0 in favore dell’azzurro. Il cinese fin dalle prime battute dall’incontro ha palesato diverse difficoltà sul piano fisico, che si sono poi accentuate nel corso dell’incontro fino a diventare insostenibili. Per Bellucci la cosa più importante è la vittoria, ma ha provato in tutti i modi a complicarsi le cose anche nelle fasi in cui il suo avversario era palesemente in difficoltà sul piano fisico. Al prossimo turno per lui il vincitore della sfida tra Reilly Opelka e Carlos Alcaraz, e chiunque dei due sarà il suo avversario sarà necessario limare più di qualche dettaglio.

Difficile trovare una linea comune all’interno del primo parziale, con i due giocatori che a fasi alterne sembrano essere padroni del gioco. Shang ha iniziato forse con il freno a mano tirato, complice ancora una non perfetta condizione fisica – è solo la terza partita al rientro dall’infortunio – che lo limita quando si tratta di coprire ampie porzioni di campo. Bellucci però dal canto suo non sfrutta a pieno questa condizione, e dopo essere andato avanti 3-0 subisce un parziale di cinque giochi a zero che porta il cinese a servire per il set. Nel momento decisivo arriva però il contro break dell’azzurro, che dopo aver mancato un set point in risposta nel dodicesimo gioco si impone per sette punti a zero in un tie-break senza storia. Impressionante il numero totale di non forzati prodotti dai due, ben 55 soltanto nel primo parziale con cinque in più per Shang che realizza anche un vincente in meno rispetto all’avversario (6 a 5).

Tutt’altra storia il secondo set, che ha invece in Shang l’unico vero mattatore. Un po’ a sorpresa – considerando anche le diverse smorfie di dolore – arriva a freddo il break nel secondo gioco in favore del cinese, che è una sorta di rompete le righe per Bellucci che riesce almeno ad evitare un pesante 0-6 salvando due set point nel sesto gioco sul proprio turno di battuta. Sul punteggio di un set pari, il terzo parziale vede un copione ancora differente rispetto ai primi due: nessun break nei primi sette giochi, e turni di battuta che scorrono via piuttosto velocemente. Shang accusa un problema alla caviglia nel terzo gioco ma Bellucci non riesce a capitalizzare la palla break, ma l’occasione per l’azzurro arriva nell’ottavo gioco quando il cinese commette doppio fallo e consente all’azzurro di salire 5-3. Stavolta non ci sono altri tentennamenti per Bellucci e al terzo set point arriva un bel dritto a chiudere che lo porta in vantaggio due set a uno.

Tra terzo e quarto set Shang chiama un medical time-out, e a essere trattato è sorprendentemente il piede sinistro quando per lunghi tratti dell’incontro sembrava avere problemi sul destro. Il cinese zoppica vistosamente e non tiene più gli scambi, ma nonostante questo resta stoicamente – e forse ingenuamente – in campo, con Bellucci che si trova nella delicata situazione di giocare contro un avversario che sai essere in difficoltà sul piano fisico. Il doppio break realizzato dal giocatore nativo di Busto Arsizio piega le ultime resistenze di Shang, che sotto 0-3 va al cambio campo e stringe la mano al giudice di sedia prima di ritirarsi.