Bastano due ore e cinque minuti a Carlos Alcaraz per esordire con successo agli US Open 2025. Entrato in campo con una sorprendente rasatura a zero dei capelli, il numero 2 del mondo supera l’americano Reilly Opelka per 6-4 7-5 6-4 con un break per set, e adesso andrà a giocarsi il secondo turno contro Mattia Bellucci, che è giocatore completamente diverso, per caratteristiche, da mister 2 metri e 11 centimetri.
Fin dai primi game si presenta chiaro il canovaccio del match: Alcaraz che cerca di giocare palle basse su Opelka, quando possibile, e l’americano che cerca di far conto su servizio e dritto. Nel primo game c’è già palla break per lo spagnolo, nel quinto ne arrivano altre cinque, ma è l’altissimo padrone di casa ad annullare. Alla fine il murciano riesce a rompere la resistenza del suo avversario e ad andare sul 3-2. Opelka si deve salvare due volte anche sul 4-3, mentre Alcaraz di problemi non ne ha e chiude con facilità sul 6-4.
Nel secondo set qualche lampo dello spagnolo si vede eccome quando si tratta di non far giocare palle banali a Opelka, ma non arrivano segnali tali da portarlo ad avere palle break. Anzi, è lui stesso a doverle fronteggiare sul 2-3 in un passaggio a vuoto da due doppi falli; a salvarlo sono un paio di schemi base a partire dal servizio che risultano utili a non correre rischi eccessivi. Il numero 2 del mondo va però di nuovo in difficoltà sul 4-5: un paio di errori banali (compresa una palla corta in rete), 15-30. Opelka sbaglia di rovescio e fa respirare Alcaraz, che poi va sul 5-5 senza difficoltà. A quel punto è il murciano ad alzare i giri del motore: il break a zero lo mette a segno lui, che poi chiude sul 7-5.
Anche nel terzo parziale arrivano chance a favore di Opelka, nello specifico una nel secondo game che, però, non si trasforma nel 2-0 in sui favore. Il prosieguo del parziale, a lungo, non vede nessuno dei due rischiare particolarmente, ma di nuovo arrivano dei lampi di Alcaraz di notevole spessore, come per esempio un passante di dritto in recupero bassissimo sul 4-4 che supera Opelka da posizione molto complessa. Di lì l’americano si disunisce, finisce sotto 30-40, poi ritorna a servire bene. Si entra però in lotta, e l’USA, dovendo fronteggiare una nuova palla break, commette un decisivo doppio fallo. Alcaraz anticipa di pochi secondi la mezzanotte quando si tratta di chiudere il conto.
14-9 il conteggio ace-doppi falli per Opelka, 4-6 per Alcaraz; lo spagnolo si giova, però, di più prime in campo (69%-61%) e sfrutta anche le difficoltà relative del suo avversario in risposta (conta e non poco l’86%-75% di punti vinti con la prima). Il conto vincenti-errori gratuiti è abbastanza consequenziale alle caratteristiche di giocatori e partita: 33-32 Opelka, 23-17 Alcaraz.