I Magpies avevano rimontato dallo 0-2 di inizio ripresa poi ha fatto irruzione nel grande calcio la stellina dei Reds. Ansia per Tonali
Dal nostro corrispondente Davide Chinellato
25 agosto 2025 (modifica il 26 agosto 2025 | 08:11) – LONDRA (UK)
Rio Ngumoha non ci crede a quello che gli è appena successo. Compirà 17 anni venerdì, ha appena debuttato in Premier League entrando al minuto 96 e al 100’ ha trovato il gol che ha consegnato al Liverpool un sofferto 3-2 a Newcastle, buono per andare in testa a punteggio pieno come Arsenal e Tottenham e per aspettare i Gunners in arrivo domenica ad Anfield. Arne Slot lo abbraccia, questo ragazzino prodigio che ha incantato nella tournée precampionato (anche contro il Milan) e che ha salvato i Reds dal primo mezzo passo falso della stagione. Che avrebbero decisamente meritato di fare, perché avanti 2-0 appena 23 secondi dentro la ripresa, con l’uomo in più per l’espulsione di Anthony Gordon (fallaccio su Virgil Van Dijk nel recupero del primo tempo trasformato in rosso dalla Var) e col Newcastle che ha perso in rapida successione Sandro Tonali (problema alla spalla sinistra preoccupante anche in chiave Nazionale) e Joeliton, si sono fatti rimontare di due gol dalla grinta dei Magpies. Chiedendo poi un prodigio al più giovane in campo: Ngumoha, numero 73 sulle spalle, si è ancora di più appiccicato addosso l’etichetta del predestinato con quel tiro a girare di un’azione cominciata da Federico Chiesa, proseguita da un assist di Mo Salah e dall’intelligenza di Dominik Szoboszlai di lasciar sfilare la palla per il compagno libero. Ma il suo gol non cancella i limiti che il Liverpool ha confermato di avere.
limiti—
Sì, i campioni hanno dei limiti. A Newcastle anche più grandi di quelli difensivi mostrati nel 4-2 all’esordio col Bournemouth. Ballano soprattutto in difesa, messa sottopressione dai Magpies dopo il momentaneo 2-0 di Ekitiké: Milos Kerkez, arrivato in estate dal Bournemouth, a sinistra è andato in crisi così tanto da aver commesso errori importanti sia sul gol di Bruno Guimarães che al 57’ ha riaperto la partita sia sul 2-2 all’88’ di William Osula, l’unico centravanti che il Newcastle ha a disposizione visto che Alexander Isak si è messo in auto esilio aspettando di essere ceduto proprio al Liverpool. Slot dovrà lavorare tanto sulla difesa, sperando che Konaté torni presto ad essere insuperabile come l’anno passato, perché il suo super attacco (Ekitké ha brillato e si conferma il più avanti tra i nuovi, Florian Wirtz stavolta ha girato a vuoto) non può sempre riuscire a coprire tutti i limiti. Col Bournemouth ci aveva pensato Chiesa, stavolta l’eroe è stato Ngumoha, che sarà anche un predestinato ma il Liverpool non può pensare di chiedere a lui miracoli in ogni partita.
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guai—
Il Newcastle ai punti avrebbe probabilmente meritato di vincere, invece si ritrova con una sconfitta che fa male. Gordon, schierato ancora una volta falso 9, si prenderà tre giornate di squalifica. Tonali andrà valutato ma faticava a muovere il braccio sinistro, Joelinton rischia uno strappo muscolare e diverse settimane di stop. Notizie peggiori, per una squadra che in campo conferma di valere tanto ma che sul mercato continua a sbagliare nella ricerca di quei rinforzi di cui avrebbe bisogno per reggere il doppio impegno Premier-Champions, non potrebbero esserci.
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