Dopo che un bimbo è finito in ospedale per aver mangiato un formaggio a latte crudo, l’associazione Progetto Alice Seu lancia delle nuove raccomandazioni
di Redazione Mamme Magazine
“Raccomandiamo di non far mangiare formaggi a latte non pastorizzato ai bambini, ai soggetti fragili, alle persone immunodepresse e alle donne in gravidanza”. Lo dice l’associazione Progetto Alice Seu, associazione di pazienti per i pazienti, aiutiamo a conoscere la Seu – Sindrome emolitico uremica dopo il caso del bambino di Belluno ricoverato in gravi condizioni dopo aver mangiato un formaggio bovino a latte crudo.
Cosa è la Seu e le due tipologie
In sintesi la Sindrome Emolitico Uremica è una malattia rara che colpisce principalmente bambini piccoli e talvolta giovani. Provoca insufficienza renale acuta, anemia emolitica e piastrinopenia. Può danneggiare irrimediabilmente il funzionamento dei reni.
Sono due le tipologie di Sindrome emolitico uremica:
1. la forma tipica, di origine batterica, che più comunemente colpisce bambini piccoli (
2. la forma atipica, di origine genetica, che colpisce bambini e adulti di ogni età (soprattutto giovani al di sotto dei 40 anni) e che rischia, se non curata in maniera tempestiva e corretta, di condurre le persone in dialisi cronica.
Qualche consiglio di prevenzione
La massima cura nella corretta manipolazione degli alimenti è il primo passo per prevenire la Seu. Occorre quindi rispettare la “catena del freddo” sia delle carni, che dei latticini e quando si è al market meglio lasciare per ultimi gli acquisti di carni e latticini. Inoltre, se l’alimento rimane oltre le due ore a temperatura inadeguata, va considerato contaminato,
Cosa chiede l’associazione
Progetto Alice, per migliorare la prognosi della Seu, chiede al ministero della Salute una campagna, etichetta ed esami. Nello specifico:
1. Etichette chiare sui prodotti derivati da latte non pastorizzato;
2. sistemi di sorveglianza efficaci e rapidi sull’individuazione della presenza della Shigatossina causata da E-coli VTEC;
3. una campagna informativa verso i consumatori sui rischi alimentari e sui comportamenti da tenere.
Per contattare Progetto Alice: il sito dell’associazione