Coquillade Provence: il buen retiro tra natura, charme e savoir-faire francese

È al tramonto che la luce cambia tutto. Nel Luberon, le colline si accendono di oro e rame, mentre l’aria profuma ancora di lavanda e vino giovane. È quell’ora sospesa in cui tutto tace — anche i pensieri — e sembra che la natura stessa si raccolga in silenzio. Ed è proprio nel pieno di uno di questi tramonti che sono arrivata in Provenza. Fermo l’auto, non posso perdermi questo momento. Sono arrivata qui in cerca di quiete, ma ho trovato molto di più: un rifugio lento, dove lasciar dilatare il tempo, all’interno della tenuta di Coquillade Provence.

Courtesy Coquillade Provence Resort & Spa

THOMAS EUGSTER

Situato proprio nel cuore del verdissimo Parco Naturale del Luberon, a pochi chilometri da Avignone, da Gargas e dai paesaggi tanto amati da Paul Cézanne e Marcel Pagnol, questo relais cinque stelle nasce da un borgo dell’XI secolo sapientemente restaurato. Ogni pietra antica racconta una storia e ogni finestra incornicia un frammento di natura che sembra quasi dipinto. Un posto magico che conquistò al primo sguardo Andy (Andreas) Rihs, imprenditore svizzero e appassionato di ciclismo, che ci capitò per caso qui in Provenza e decise di trasformarlo in un santuario del benessere, del vino e della bellezza lenta. Dopo due anni di lavori, il Coquillade Provence Resort & Spa apre le sue porte nel 2008, e riceve la quinta stella nel 2011. Oggi, dopo la scomparsa di Rihs nel 2018, i suoi figli, Oliver e Tobias Rihs, continuano a portare avanti il progetto con una forte attenzione alla sostenibilità, alla viticoltura biodinamica e al mantenimento dell’eccellenza del resort.