La pallacanestro Reggiana rinnova il doppio impegno stagionale LBA – Basketball Champions League, ma per la partecipazione alla competizione europea servirà prima superare lo scoglio delle qualificazioni in programma a fine Settembre. Alle spalle un anno molto positivo per il team allenato dal confermato Priftis, protagonista di una buonissima RS in LBA culminata con il settimo posto in classifica (poi l’uscita ai playoff contro Trapani), e la BCL proseguita fino ai quarti di finale, cedendo il passo solo alla straripante Unicaja Malaga, poi vincitrice della competizione.
Il mercato estivo è stato abbastanza rivoluzionario, non per il numero dei giocatori cambiati quanto per il peso specifico degli stessi nell’economia del roster. Analizziamo, ruolo per ruolo, i volti della Pall. Reggiana nella prossima LBA.
P: Troy Caupain, Lorenzo Uglietti
PG: Jamar Smith, Jaylen Barford
AP: Michele Vitali, Thomas Woldetensae
AG: Kwan Cheatam, Bryson Williams, Luca Severini
C: Jaime Echenique
UN PLAYMAKER AFFERMATO A DIRIGERE IN CAMPO
Serviva un nome importante per rimpiazzare la partenza di Cassius Winston, riferimento offensivo della squadra nella passata stagione. Arriva al suo posto Troy Caupain, leggermente meno scorer ma molto più playmaker del neo acquisto di Hapoel Gerusalemme. Non un volto nuovo agli appassionati della LBA: Caupain ha già disputato un anno a Brescia nel 2022/2023 chiuso con un buon rendimento da circa 12 punti, 4 assist 3 rimbalzi di media a partita; qualche anno prima aveva esordito in Italia con Udine (A2) con 15 punti di media e un dato clamoroso sui rimbalzi per un playmaker (9.5 di media a partita). L’esperienza spagnola a Murcia non è stata super-positiva in termini di rendimento, riscatto però trovato a Strasburgo la recente stagione chiusa con 14.5 punti, 4 assist e 4 rimbalzi di media.
Troy Caupain è un playmaker totalizzante, di quelli che un coach ama essendo il suo riflesso in campo. Sostiene un minutaggio molto alto, è un buonissimo giocatore di pick and roll e con la palla in mano sa fare tutto: dal ball handling al tiro da palleggio, dalla penetrazione al tiro sugli scarichi. Per Reggiana è un’ottima presa, considerando che la mancanza di un playmaker puro è stata un po’ una carenza del roster dello scorso anno.
LE QUATTRO CONFERME SUL BACKCOURT E L’INNESTO DI UN’ALA PICCOLA
Priftis è un allenatore estremamente devoto all’equilibrio difensivo. Lavoro riuscito alla stragrande se consideriamo che la sua difesa è stata la seconda migliore del campionato per punti subiti (solo Bologna con 7 punti in meno ha fatto meglio). I suoi esterni sono arcigni difensori, pressano molto la palla e oppongono fisicità all’avversario. Questo il motivo principale della riconferma di Jaylen Barford, giocatore che non ha mantenuto continuità sul piano realizzativo ma si è dimostrato un giocatore solidissimo. Senza troppi intoppi le permanenze degli shooter Jamar Smith (pronto a festeggiare la 39esima primavera) e Michele Vitali, che ha contratto pluriennale. A infoltire il pacchetto italiani c’è ancora Lorenzo Uglietti, utilissima pedina in regia per cambiare i ritmi della partita e la new entry Thomas Woldetensae, reduce da un’altra stagione non troppo positiva a Napoli (dopo quella a Varese). Agirà principalmente da role player per allungare le rotazioni.
IN ALA GRANDE TRE ROTAZIONI
La scelta del management reggiano è particolare. Si è preferito allungare le rotazioni nello spot di ala grande e lasciare un solo centro di ruolo. La motivazione è chiara: sia Cheatam che Williams, data la loro fisicità, potranno essere impiegati come centro quando occorre.
Kwan Cheatam è stato a lungo cercato da Trapani ma alla fine ha deciso di restare, abbassando le pretese economiche di rinnovo. Giocatore enormemente cresciuto di numeri e qualità delle prestazioni (10 punti e 5 rimbalzi di media), ottimo tiratore dall’arco anche dagli angoli, sotto canestro intimidisce e mantiene botta nei duelli fisici. Bryson Williams ha concluso la NCAA nel 2022 a Texas con oltre 14 e 5 rimbalzi di media, fugaci esperienze in Francia (Bourge en Bresse) e Israele (Bnei Herzeliya), poi G-League e Canada 2 prima dell’ultimo anno a Petkim Spor (Turchia) concluso a 8.9 punti e 3.9 rimbalzi. Giocatore verticale e atletico, caratteristiche improntate alla duttilità sia offensiva che difensiva, può accettare i cambi difensivi (principio cardine della difesa di Priftis). Da testare il suo impatto in LBA.
A completare il parco italiani c’è Luca Severini, ingaggiato dopo sei stagioni consecutive a Tortona (di cui era capitano). Giocatore di sistema nell’orbita dell’ItalBasket (non convocato però a Euro2025), si pone l’obiettivo di riscattarsi da una stagione opaca.
IL CENTRO COLOMBIANO
Jaime Echenique, classe 1997 di 213 cm, chiamato al duro compito di sostituire Momo Faye (firmato a Paris) e Kenneth Faried. E’ un giocatore interessantissimo con già un ottimo bagaglio di esperienza europea. Ha giocato a Rytas Vilnius (Lituania) nel 22/23 chiudendo con 14.2 punti e 4.5 rimbalzi, Promitheas (Grecia) nel 23/24 con 12.6 punti e 5.7 rimbalzi e Petkim Spor (Turchia) con 11.2 e 5 rimbalzi l’ultimo anno. Nonostante i cm è un centro abbastanza dinamico e non lentissimo di piedi, alterna prestazioni da dominatore del pitturato ad altre un po’ sottotono. Dovrà dunque lavorare molto sulla continuità avendo l’investitura di unico centro di ruolo del roster. Altro profilo da attenzionare.
GIUDIZIO SUL ROSTER E OBIETTIVI STAGIONALI
Se la qualità dei dieci players non è collocabile tra le prime otto del campionato, il lavoro di Priftis potrà efficientare i risultati anche oltre i limiti. L’impressione è che manchi una point-guard U.S.A. di livello, e avere un solo centro per due competizioni (di cui una eventuale) potrebbe essere un rischio. La previsione di classifica è tra la nona e l’undicesima posizione.
Laureato in operatore giuridico d’impresa presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Seguo con grande interesse le competizioni europee.
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