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Massimo Massenzio e Timothy Ormezzano

Rientrato l’allarme per il ciclista Zingle (bici ritrovata), dopo la tappa di Limone Piemonte nuova denuncia della squadra olandese: «Scassinato il furgone». Altre tre bici rubate ritrovate abbandonate. Indaga la polizia

Due furti di biciclette in tre giorni e oltre trecentomila euro di refurtiva: non proprio la «cartolina» che Torino e il Piemonte si auguravano di mandare in giro per il mondo ospitando la Vuelta. La corsa a tappe spagnola adesso lascerà l’Italia, ma le polemiche sulla sicurezza, c’è da scommettere, dureranno a lungo.

L’hotel e il furto

Il colpo al Novotel di corso Giulio Cesare ha lasciato il segno: i ladri sono riusciti a scavalcare indisturbati la recinzione dell’albergo in Barriera di Milano. E non hanno incontrato difficoltà (e nemmeno un sorvegliante) anche quando hanno forzato il camion-officina della Visma-Lease a Bike, il team della maglia rossa Jonas Vingegaard. In pochi minuti sono riusciti a portare via 18 biciclette Cervélo, del valore di circa 20 mila euro l’una. Le hanno passate ai complici oltre il cancello e caricate sui furgoni, ma sono stati costretti ad abbandonarne tre in un prato. Forse sono stati disturbati, oppure non avevano calcolato bene gli spazi. Di certo le bici sono state ritrovate all’alba da due passanti ed è scattato l’allarme.



















































Il sopralluogo dei carabinieri è durato fino alle 12.30. Gli investigatori hanno cercato tracce e impronte sul grande «truck» giallonero parcheggiato nel cortile e sulle tre bici recuperate, mentre i meccanici lavoravano senza sosta per preparare quelle di «riserva». 

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza riprendono anche il piazzale dove è avvenuto il furto e gli investigatori sperano che quei filmati (assieme a quelli delle altre videocamere di corso Giulio Cesare) possano fornire elementi utili alle indagini. Al momento l’ipotesi più probabile è che la banda, numerosa e molto bene organizzata, sia passata dalla vecchia area industriale accanto all’hotel, oggi ricoperta da una fitta boscaglia. 

Il camion della Visma era posteggiato vicino alla recinzione e potrebbe essere stato «scelto» solo perché più vicino rispetto a quelli della Lidl-Trek e della Movistar, i due team che alloggiavano nello stesso albergo. Mentre i mezzi per la fuga, quasi certamente, erano nascosti nel parcheggio sul retro, lungo la strada, dove però non sono presenti occhi elettronici. Si tratta solo di ipotesi e gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, neppure quella di un furto su «commissione».

La Vuelta in Piemonte funestata dai ladri, rubate 18 bici al team Visma: valgono 250 mila euro

Il general manager 

«Non abbiamo sentito niente», hanno raccontato i meccanici Movistar, mentre la direzione del Novotel si è trincerata dietro un secco «no comment». Grande, invece, il rammarico di Richard Plugge, general manager della Visma-Lease a Bike: «Ci siamo svegliati e abbiamo trovato la serratura del nostro truck divelta. È tutto molto triste».

Non sono mancate reazioni da parte del mondo politico. «Un’occasione mancata, Torino alla ribalta per l’ennesimo episodio di criminalità», attacca Giovanni Crosetto (FdI), mentre Osvaldo Napoli (Azione) parla di «brutta figura per Torino». E cita anche il furto avvenuto venerdì scorso, sempre a Torino, ai danni di Joost Hoetelmans, manager olandese della Shimano, in città per la «Salida Oficial» della Vuelta e derubato della sua «Pinarello» da 15 mila euro davanti al J Hotel.

Il ciclista Zingle

La denuncia arriva subito dopo la smentita di un altro furto. Lo stesso team olandese ha infatti fatto chiarezza sull’episodio che ieri aveva coinvolto il suo ciclista Axel Zingle. Nessun furto in corsa, come aveva denunciato al traguardo di Limone Piemonte lo stesso sprinter francese. Ma soltanto un equivoco. Il Team Visma – Lease a Bike ha infatti scoperto che la bici di Zingle non era stata rubata da uno spettatore, ma era stata caricata sul cosiddetto «carro scopa», ovvero il furgone che si pone alla fine di una corsa per segnalare la fine della carovana e la riapertura della strada. «È stato un misunderstanding, la bici e stata successivamente riconsegnata al corridore», hanno spiegato dalla Visma con un post sui loro social.

Hoetelmans derubato

La catena di furti legati alla Vuelta, che non dà sicuramente una bella immagine del nostro Paese, si era aperta sabato scorso, con la denuncia del furto subito da Joost Hoetelmans, manager olandese della Shimano. Arrivato a Torino per seguire la Salida Oficial della corsa spagnola, uscendo dal J Hotel di via Traves, ha scoperto che i ladri avevano rotto il finestrino della sua Skoda per portare via la sua bici Pinarello Dogma F12, del valore di circa 15 mila euro. «Mi hanno portato via tutto – ha raccontato Hoetelmans sui social -. Lo zaino con passaporto, la carta di credito, la patente, una fotocamera, la tessera assicurativa e tre valigie con vestiti scarpe attrezzatura da ciclismo, orologi, occhiali e tablet». Sul furto stanno indagando le forze dell’ordine, che adesso hanno anche un altro caso, ben più grande, da risolvere. 

Javier Guillen, dg della Vuelta: «Nessuna accusa a Torino»

In realtà i furti di biciclette da corsa non sono certo una novità, in concomitanza con le grandi corse internazionali. Appena due mesi fa, a Bondues, la Cofidis aveva subito il furto di 11 biciclette Look durante il Tour de France e la refurtiva (circa 150 mila euro) era stata restituita dalla polizia francese dopo due giorni. Epilogo simile anche per i «bolidi» di Ganna e del quartetto azzurro su pista (600 mila euro di bottino) rubati durante i Mondiali di Roubaix nel 2021 e ritrovati dopo 6 giorni in Romania.

«Episodi come questi sono capitati in passato e capiteranno ancora — conferma anche Javier Guillen, il direttore della Vuelta —. La cosa più importante è che le forze dell’ordine recuperino il materiale. La gestione degli spazi della corsa è molto chiara, quando le squadre sono in un ambito privato la sicurezza dipende da loro e non dall’organizzazione gara. L’unica colpa è comunque dei ladri. Non possiamo imputare niente alle squadre né tantomeno all’organizzazione».


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25 agosto 2025 ( modifica il 26 agosto 2025 | 10:54)