Francesca Trevisiol, Elisa Acquadro e Valentina Rattone, infermiere di Cure Palliative, sottolineano: “Nelle fasi avanzate della malattia è importante la cura della sofferenza fisica e psichica. L’équipe di Cure Palliative al domicilio si propone di accompagnare il paziente e la sua famiglia nel percorso difficile e complesso del fine vita“.

La comunicazione della diagnosi e della prognosi, le reazioni emotive, i cambiamenti delle relazioni tra malato e familiari sono aspetti che vanno gestiti con attenzione. Spiega Cinzia Communara, psicologa: “È necessario facilitare e sostenere il benessere emotivo-relazionale della persona malata e dei suoi “caregiver”. L’assistenza psicologica si svolge con grande flessibilità, discrezione e attenzione, considerando con profondo rispetto i diversi contesti e le diverse dinamiche“.

La letteratura, inoltre, riporta che la presa in carico multidisciplinare del paziente malato di SLA genera effetti positivi sulla prognosi, sulla sopravvivenza e su altri aspetti della qualità di vita. “Un lavoro in équipe è un valore aggiunto per il paziente e il “caregiver” – conferma Cristina Durante, fisiatra – per modulare il proprio intervento di cura nel contesto degli altri interventi e nel rispetto delle scelte del malato“.

“Questo è uno spaccato di quella Sanità piemontese, e più in generale della Sanità pubblica italiana, che il cittadino spesso non conosce, perché più raramente ottiene visibilità mediatica – ha commentato Mario Sanò, Direttore Generale ASL BI –, ma che rispecchia il valore più alto del Servizio Sanitario Nazionale, fatta di integrazione di elevate professionalità e competenze tra Ospedale e Territorio, per essere realmente più vicini ai pazienti più fragili e ai loro familiari, anche nei contesti di cura e assistenziali più complessi“.

“Gestire patologie con un forte impatto sui pazienti, sulle famiglie e sui “caregiver” è una sfida sempre molto elevata – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte –, per questo motivo il servizio multidisciplinare messo in campo dall’ASL BI riveste un’importanza ancora maggiore, perché riesce a dare risposte concrete e strutturate direttamente sul territorio. Un plauso e un ringraziamento, quindi, a tutti i Professionisti coinvolti, che quotidianamente mettono al servizio dei malati di SLA le loro competenze e la loro empatia“, come si legge nella “Good News” di giovedì 21 agosto 2025.