Ma tu di dove sei originaria?
“Io sono di Moncucco di Vernate, che è un micropaese in provincia di Milano, tra Milano e Pavia, siamo 1200 anime, papà milanese e mamma calabrese”
Penso che tu uno dei primi lavori importanti che hai fatto era Milan Channel, giusto?
“Sì, esattamente. Dalle redazioni web sono passata a Milan Channel e lì ho iniziato a fare prima dei servizi, poi qualche viaggio a Milanello e poi ho iniziato a condurre”
Chi era l’allenatore in quel periodo?
“Ancelotti, secondo me uno dei più grandi allenatori di sempre, infatti era un Milan molto vincente. C’era Kakà, c’era Rui Costa in panchina, che poi se n’è andato perché era arrivato Kakà. Non so se rendo l’idea del tipo di Milan che c’era allora. Ho vissuto anche tutta la questione Istanbul, Atene, la Nemesi contro il Liverpool e vabbè, è stato incredibile perché io ricordo perfettamente che il nostro producer a un certo punto, era 3-0 per il Milan. Lui va in bagno, torna dal bagno, guarda il televisore e indicando il risultato dice: “Abbiamo mandato in onda la grafica sbagliata” perché era 3 a3. e noi gli abbiamo detto ‘no, guarda che è proprio così, è successo’, è stato incredibile”
E in quel periodo a Milan Channel hai fatto qualche qualche intervista che ti è rimasta nel cuore?
“Mi è rimasto nel cuore il fatto di entrare a contatto con delle grandi personalità. Quando ho conosciuto Franco Baresi sono rimasta proprio choccata, così come Paolo Maldini, Costacurta, cioè adesso Costacurta lo vedo nei corridoi a Sky e lo saluto come un amico, ma le prime volte quando ho beccato questi giocatori qua, insomma, era molto strano”
Ho sentito che hai intervistato anche Van Basten, come andò quella cosa?
“Van Basten, mito assoluto, sono andata a intervistarlo a Heerenveen, perché lui era l’allenatore di questa squadra olandese. Non voleva mai fare interviste. L’avevo conosciuto al ristorante di Tassotti, una sera è arrivato lui e io figurati, ho perso tutto il mio aplomb da giornalista e gli ho detto ‘sei un mito, non posso credere di averti conosciuto’. Ovviamente non l’avevo mai visto prima, perché non c’era più al Milan da un po’ e allora gli ho detto “Ma posso posso farti un’intervista?” e lui mi ha detto “Ok, va bene”. E quindi sono andata a intervistarlo. È stato molto gentile, molto disponibile”
Invece a Sky come ci arrivi?
“Ci arrivo da Milan Channel. Quando è nato il canale Skysport 24, mi hanno proposto di andare lì e mi ricordo che è stata una scelta difficile perché io comunque a Milan Chanel stavo bene, era come una famiglia, molto simpatica, fedele, cioè era veramente come se tutti quelli che ci guardavano da casa facessero un po’ parte del canale, quindi cavolo, è stata dura lasciarli. Ho ricevuto talmente tanto affetto che mi sono commossa in diretta”
A Sky hai fatto calcio per una decina d’anni…
“Sì, perché poi con tutti i contatti, tutte le conoscenze, la preparazione che avevo sul Milan, ho continuato a fare l’inviata sul Milan per un po’ di anni e poi sono passata alla nazionale di calcio. Ho fatto anche il mondiale in Brasile, esperienza meravigliosa”
Sei stata tra quelli che erano in Brasile?
Sì, sono andata, il calcio in Brasile, esperienza lavorativa tra le più belle della vita, sul podio sicuramente, anche umanamente. Poi ho fatto anche l’Europeo in Francia…
Dopo questo podio lo completi eh…
“Ok… ho fatto anche l’Europeo in Francia, che è stato bello perché quando c’è la nazionale si crea sempre qualcosa di magico, anche se un po’ più difficile perché era il periodo del terrorismo, l’esondazione della Senna, insomma era un po’ complicato”
Prima di arrivare al passaggio in MotoGP, c’è un episodio che ti vede protagonista, quello della lite con Ibrahimovic. Allora, io onestamente non l’ho mai ricostruito perché ho presente che lui ti dice “Cazzo, guardi” e tu sei lì che lo stai guardando. Però non so cosa era successo prima, com’erano i vostri rapporti, se c’è stato qualche sviluppo dopo, insomma. Me lo racconti dall’inizio?
“Ma in realtà era stato al termine di un’intervista che io gli avevo fatto a fine partita, era al Milan, un’intervista, sai quelle cose in cui tu sai benissimo che quell’argomento potrebbe dare fastidio all’intervistato, ma se non fai quella domanda non stai facendo il tuo lavoro. Ti sarà capitato mille volte, no? Così andò, lui aveva la possibilità di smentire quello che io gli stavo chiedendo, ovvero se ci fosse stato qualche problema con Allegri e non l’ha smentito, ok? Confermandolo di conseguenza. Quindi la cosa finisce lì, io mi porto a casa comunque un risultato, però lui si rende conto dopo che mi aveva dato la conferma di questa cosa. Quindi un po’ si infastidisce. Era già finita l’intervista, io me ne stavo andando, vedo che si irrita e quindi di conseguenza mi irrito anch’io e anziché andare via mi sono fermata ad aspettarlo, per affrontarlo. Lui intanto stava facendo l’intervista a Mediaset, quindi dice quella cosa (“cazzo guardi”, ndr) e altre, non parolacce però c’è stato uno scambio di battute tra di noi, che non rivelerò. E basta, finisce lì”
Poi?
“Poi mi sono arrivate delle rose a Sky, 19, come i gol che aveva fatto fino ad allora. Chiaramente non me li aveva spediti lui, ma il Milan dicendo che era stato lui, ma non ci vedo proprio Ibra che vada da un fiorista a comprarmi le rose. Però devo dire che nel suo ultimo libro, il secondo, è tornato su quell’episodio dicendo che si è pentito, che era una roba proprio da ragazzo, lui usa un altro termine, e non lo rifarebbe più”
Ok. Prima di arrivare alla MotoGP, dicevi che sul podio c’è il mondiale in Brasile del 2014 e poi?
“Secondo me un altro bel momento è stato la vittoria del Mondiale di Bagnaia, cioè col titolo che torna in Italia, con la moto italiana, secondo me quello lì è stato è stato molto bello. E poi ti metterei una partita di Champions League, forse…”
E la vittoria di Vale ad Assen?
“La vittoria di Vale ad Assen, sì, metto la vittoria di Vale ad Assen che è stata l’ultima e quindi sì, dai, metto quella e tolgo la Champions”
E invece alla MotoGP come ci arrivi? Irene Saderini non fu riconfermata però all’ultimo momento e come ti arriva la telefonata? Come andò?
“Io stavo conducendo il TG in quel periodo lì, più una trasmissione sulla Premier League e Guido Meda mi ha detto “Vuoi provare?” E io ho detto “Certo che voglio provare”, poi loro avevano anche diverse opzioni, stavano valutando, no? Perché comunque Irene era molto brava e sostituirla non era certamente facile, quindi stavano vagliando diverse opzioni e per me è stata anche un po’ una scommessa, però siccome mi piace l’ambiente, l’ho sempre seguita e mi piace la moto da fuori, ho detto mi piacerebbe un sacco vedere anche com’è da dentro… ed è ancora meglio rispetto a com’è fuori”
-Fine prima parte dell’intervista trascritta-