AGGIORNAMENTO – Ore 20.29
Il feritore è stato arrestato
Era vicino all’edicola della stazione ferroviaria, con ancora addosso quelle inconfondibili scarpe rosse, descritte dai testimoni e immortalate anche dalla videosorveglianza. Un tassista, Fabio Gortan, che poco prima aveva visto una foto dai carabinieri, lo ha subito riconosciuto e assieme ai gestori del bar della stazione stessa ha avvertito il 112. In poco più di 24 ore è stato così assicurato alla giustizia l’accoltellatore che lunedì mattina ha colpito alle spalle il 63enne bassanese docente del liceo “Brocchi”.
Si tratta di un 33enne, originario del Trevigiano, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, fermato come indiziato di tentato omicidio (in serata è stato trasferito al San Pio X a Vicenza). Il movente è assurdo tanto quanto il gesto: poco prima il professore non gli ha dato una sigaretta e così lui lo ha aggredito con un coltello da cucina che peraltro si è spezzato, tanto è stato forte il colpo (il manico è stato abbandonato sul posto dall’aggressore). La maxi-caccia all’uomo, coordinata dalla procura di Vicenza, nella persona del pm Ginevra Virginia Sturmann, ha dunque dato l’esito sperato ieri in tarda mattinata. Il tassista ha intrattenuto il fuggitivo e nel frattempo sono intervenuti in forze carabinieri e polizia, che lo hanno catturato. Quindi l’accompagnamento nella caserma di via Emiliani a sirene spiegate con “gazzelle” e auto civetta.
Decisiva una testimonianza
«Un’ora prima ho visto la sua foto e poi me lo sono trovato di persona – racconta il tassista Gortan -. Scarpe e volto erano inconfondibili e così mi sono avvicinato a lui per distrarlo, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Lui mi ha anche chiesto una sigaretta, e ovviamente gliel’ho data, ma con la scusa di andare a prendere l’accendino in macchina ho guadagnato altro tempo. Lui poi mi ha ringraziato, parlando italiano, ed è andato a sedersi su una panchina sotto le pensiline. Era tranquillo, anche se appariva un po’ turbato».
L’aggressione
L’aggressione avvenuta lunedì poco dopo le 7.30 in viale XI Febbraio ha lasciato attonita Bassano. Il docente si stava recando a scuola per il turno di sorveglianza agli esami di riparazione, in vista degli scrutini di oggi, e nei pressi dell’Agenzia delle Entrate ha incrociato l’arrestato, che gli ha chiesto una sigaretta. Il docente gliel’ha negata e ha proseguito per la sua strada, salvo poi venire colpito con un fendente. A soccorrerlo, un passante in sella a uno scooter e i dipendenti di un’impresa di costruzioni, che hanno riferito di aver visto l’aggressore fuggire verso le Poste e il centro storico.
Le indagini, decisiva la videosorveglianza
Nelle successive indagini un ruolo cruciale lo hanno avuto anche le telecamere della videosorveglianza. Spiega l’assessore Alessandro Campagnolo, referente per la sicurezza di via Matteotti: «I nostri agenti di polizia locale hanno passato tutta la giornata di lunedì a visionare le immagini, seguendo le possibili direttrici di fuga. Hanno scandagliato tutto il possibile, passando al setaccio gli identikit di centinaia di soggetti potenzialmente indiziabili. Fino a quando è stato immortalato dalle telecamere di via Marinali, e qui è stato possibile vederlo in volto, vedere come era vestito e avere una sua foto. È stato un lavoro minuzioso e fondamentale per preparare la strada all’arresto».
Campagnolo sottolinea il valore della collaborazione: «Il risultato dimostra che la collaborazione tra forze di polizia paga sempre. Gli strumenti tecnologici sono importanti, ma servono anche occhi capaci di osservare e di interpretare ciò che accade. E noi quegli occhi li abbiamo. È doveroso però continuare a dotare la città di strumenti buoni e aggiornati».
AGGIORNAMENTO – Ore 13.30
Il fermato è stato bloccato nei pressi della stazione ferroviaria
In questi minuti è giunta la conferma ufficiale del fermo del presunto accoltellatore del docente. Si tratterebbe di un cittadino sui trent’anni, con ogni probabilità italiano, bloccato nella zona della stazione ferroviaria, forse perché intenzionato ad allontanarsi da Bassano, ma questa è una circostanza da confermare. Un ruolo cruciale nell’indagine lo ha avuto la polizia locale di Bassano, che per tutta la giornata di ieri ha passato al setaccio le immagini della videosorveglianza, arrivando a scoprire che il fuggitivo durante la fuga aveva raggiunto il centro storico di Bassano passando per via Marinali. Grazie proprio alle immagini, in tarda mattinata l’aggressore è stato bloccato e portato in caserma.
«Sono molto soddisfatto per questo risultato – afferma l’assessore alla sicurezza di Bassano, Alessandro Campagnolo -. Le forze di polizia hanno agito insieme, in sinergia, e poi grazie alle immagini si è arrivati alla cattura. Attendiamo ora la conclusione degli accertamenti. Questo risultato è l’ennesima conferma che la polizia locale del comando cittadino è presente e incisiva nel garantire la sicurezza».
La solidarietà di Zaia
«Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o che ti picchia senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale». Lo dice in una nota il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla luce dell’episodio accaduto a Bassano del Grappa (Vicenza). “La ferita – aggiunge Zaia – era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”, conclude
MARTEDÌ 26 – ore 13
Catturato il presunto aggressore
È stato fermato il presunto accoltellatore del docente del liceo “Brocchi” di Bassano. Le forze di polizia, che da 24 ore stavano incessantemente indagando sull’aggressione avvenuta ieri mattina in viale XI Febbraio, poco fa lo avrebbero scovato e catturato nei pressi della stazione ferroviaria di Bassano. Il sospettato, che rischia l’accusa di tentato omicidio, in questo momento sarebbe in caserma per gli accertamenti del caso.
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Docente pugnalato alla schiena. Caccia all’aggressore nei condomini
Lo ha raggiunto alle spalle, lo ha pugnalato alla schiena e poi è scappato di corsa, girandosi di tanto in tanto per accertarsi che nessuno lo stesse seguendo.
Un’aggressione a dir poco inquietante è avvenuta ieri mattina, 25 agosto, in viale XI Febbraio a Bassano, vicino alle Poste centrali e al centro.
La vittima trasferita a Vicenza
La vittima, ricoverata prima all’ospedale di via dei Lotti e poi trasferita a Vicenza, è stata sottoposta in serata a un intervento chirurgico per la rimozione di frammenti di una lama in ceramica a pochi millimetri dall’aorta. Si tratta di un 63enne, residente in città, docente del liceo “Brocchi”. Nei minuti successivi all’accoltellamento è scattata una caccia all’uomo che ha visto almeno una dozzina di carabinieri della compagnia di Bassano setacciare i condomini della zona, ma pare che il ricercato abbia fatto perdere le tracce.
Proseguono le ricerche dell’aggressore
Le ricerche comunque proseguono incessantemente. A destare grande preoccupazione, oltre al fatto in sé, sarebbe anche il movente di questa aggressione all’arma bianca: pare che ad aver scatenato il tutto sia stata una sigaretta non concessa, anche se su questo aspetto gli accertamenti sono ancora in corso e non ci sono conferme da parte degli investigatori. L’aggressione è avvenuta intorno alle 7.30, non distante dal cantiere per la costruzione di un condominio e non distante anche dalla scuola dell’infanzia “Monumento ai Caduti” e dall’incrocio con via Beata Giovanna.
Il docente stava camminando
Il docente stava camminando lungo viale XI Febbraio e poco prima, mentre era nei pressi dell’Agenzia delle Entrate, aveva risposto negativamente alla richiesta di una sigaretta da parte di un passante. Quindi aveva continuato per la sua strada, senza preoccupazioni, forse verso il liceo “Brocchi”, dove in questi giorni si stanno svolgendo gli esami di riparazione in vista degli scrutini di domani. All’improvviso, però, qualcuno lo ha colpito da dietro, cogliendolo completamente di sorpresa, ed è poi scappato di corsa correndo verso le Poste e il centro di Bassano. Con ogni probabilità proprio la persona che poco prima gli aveva chiesto la sigaretta. Il 63enne ha barcollato per qualche istante e poi si è accasciato al suolo, dolorante ma sempre vigile. Peraltro senza rendersi conto di essere stato accoltellato.
La vittima soccorsa da alcuni operai
In suo aiuto sono accorsi i dipendenti del vicino cantiere e un passante in sella a uno scooter. Quest’ultimo avrebbe anche assistito all’aggressione. È stato dato l’allarme e sul posto sono giunti in pochi minuti sia un’ambulanza del San Bassiano che i carabinieri. I sanitari hanno provveduto a prestare le prime cure al ferito e poi a trasportarlo al pronto soccorso. Qui i medici hanno deciso per il suo trasferimento al San Bortolo di Vicenza, dove c’è il reparto di chirurgia vascolare. In serata l’intervento chirurgico.
La caccia all’uomo
I carabinieri hanno avviato immediatamente le ricerche dell’aggressore, coinvolgendo anche le altre forze di polizia, estese a tutta la città. Oltre alla visione dei filmati delle telecamere della videosorveglianza, è scattata una vera e propria caccia all’uomo in particolare in viale XI Febbraio, dove oltre agli investigatori del nucleo operativo e della stazione cittadina dell’Arma sono state fatte arrivare anche diverse pattuglie delle altre stazioni del comprensorio.
Setacciati i condomini vicino al luogo dell’aggressione
I militari hanno passato al setaccio i condomini della zona, entrando e controllando se ci fosse qualcuno che corrispondeva all’identikit. Sono stati in molti, tra residenti e passanti, a notare la massiccia presenza di carabinieri e a chiedersi cosa fosse successo. Le ricerche hanno dato esito negativo, almeno fino alla serata di ieri.
Anche se sono diversi gli aspetti della vicenda ancora da chiarire, resta il fatto che un’aggressione con una lama da parte di uno sconosciuto per una sigaretta non concessa è un atto di violenza che a Bassano non ha precedenti e che sta creando grande apprensione.