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Lorenzo Cremonesi, da DRUZKIVKA (Donbass)
Gli ucraini ammettono: «I russi sono entrati nella zona di Dnipro»
Gli Stati Uniti sarebbero disposti a fornire risorse di intelligence e coordinamento militare sui campi di battaglia se l’Europa s’impegna seriamente nelle garanzie di sicurezza all’Ucraina del dopoguerra. Secondo il Financial Times, Washington avrebbe anche offerto uno scudo di difesa aerea alla forza europea in modo da scongiurare qualsiasi possibile minaccia russa nel futuro. Se ne starebbe parlando nel quadro dello schieramento di truppe europee in Ucraina a garanzia di sicurezza, così come la «coalizione dei volenterosi» guidata da Francia e Inghilterra ha proposto negli ultimi tempi.
Nel frattempo Trump starebbe, secondo la Reuters, mettendo a punto una serie di accordi energetici bilaterali per convincere Putin a maggiore flessibilità, se ne era anche accennato nel loro summit in Alaska il 15 agosto. E secondo il Wall Street Journal — in questo quadro — la Exxon sarebbe pronta a tornare in Russia. A fronte delle frenate di Mosca e dell’opposizione di Putin a un prossimo summit con Zelensky, come invece aveva sperato Trump, Washington continua a lavorare per favorire il dialogo, per quanto con il consueto stile del presidente Usa, che ieri ha detto: «Nemmeno Zelensky è totalmente innocente ma ora ci vado d’accordo».
Poi ha aggiunto: «Riuscirò a farcela» ventilando l’ipotesi di una «guerra commerciale» che sarà «brutta» per la Russia. Nel campo ucraino prevale un diffuso scetticismo.
Unico segnale indiretto di distensione è stata ieri la decisione del governo di Kiev di permettere agli uomini di età compresa tra i 18 e 22 anni di viaggiare all’estero.
Dall’inizio dell’invasione russa la cosa non era permessa sino ai 60 anni, anche se la leva resta obbligatoria solo dai 25 anni d’età. Ma tra gli ufficiali sulle prime linee del Donbass resta ferma la convinzione che la guerra sia destinata a continuare. «Putin vuole prendere tutta l’Ucraina e l’unico sistema per fermarlo è con le armi, deve capire che non può batterci. Le risorse russe non sono affatto infinite. Colpire le raffinerie significa metterlo in ginocchio. Abbiamo calcolato che le limitate conquiste territoriali degli ultimi due o tre mesi gli sono costate in media la perdita di 140-150 tra soldati morti, feriti o prigionieri per chilometro quadrato. Sappiamo che non può andare avanti così: necessita di tanti soldi per alzare i salari dei soldati e motivarli, ma, se non vende gas e petrolio, dove trova i fondi?», ci dice Alexiey Jakovenco, 52enne ufficiale della Guardia Nazionale nella cittadina di Druzkivka. Non è il solo a guardare con speranza ai recenti successi riportati dai nuovi droni ucraini a lungo raggio. Anche la stampa americana segnala che gli incendi delle raffinerie nella Russia europea hanno già ridotto del 13 per cento la produzione di carburante e che i limiti imposti a Mosca dall’embargo occidentale dopo l’inizio della guerra nel febbraio 2022 rallentano le riparazioni.
Nel frattempo i droni ucraini hanno preso di mira parecchi aeroporti, compresi quelli di Mosca, e il sistema ferroviario. Il Wall Street Journal nota che la Crimea occupata dal 2014 e la Siberia hanno iniziato a razionare la distribuzione del carburante. La benzina costa adesso il 45 per cento in più rispetto a gennaio. Per i soldati impegnati sui campi di battaglia la guerra dei droni a lungo raggio si declina nelle continue innovazioni. Una delle più importanti è il cosiddetto Chuika, che scannerizza le lunghezze d’onda impiegate per guidare i droni nemici.
Sul lato russo, nella zona di Pokrovsk, di recente è arrivato il temutissimo Rubicon, che è il battaglione che si era battuto nel Kursk e impiega il fiore all’occhiello degli ingegneri elettronici di Mosca. Sono stati loro a facilitare le avanzate verso Dobropillia e Pokrovsk. Ieri i russi hanno detto di aver occupato due villaggi nella regione di Dnipropetrovsk. I comandi ucraini hanno negato la conquista dei villaggi ma hanno ammesso l’ingresso nella regione e gli scontri in corso: «È il primo attacco su una scala così larga in questa area», ha detto il comandante Viktor Trehubov.
26 agosto 2025
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