Un problema alla mano destra spiega il cerotto nel primo turno. Uno dei coach di Jannik preferisce evitare altri 40′ di allenamento dopo la vittoria

“Il capo è lui”, così si riferisce Jannik Sinner al suo coach Simone Vagnozzi al termine del netto primo turno contro Kopriva. L’origine della frase? Il rifiuto opposto dal marchigiano alla richiesta di Jannik di andare ad allenarsi dopo la partita dominata contro il ceco. Un’ora e 37 minuti, tanto ha impiegato l’azzurro per la 21esima vittoria di fila su cemento negli Slam. E, per quanto dunque sembrasse anche comprensibile la richiesta, c’è una motivazione dietro al no di Vagnozzi.

ancora vesciche?—  

Al microfono Sinner ha anche rivelato che il tape che aveva sulla mano destra era dovuto ad una vescica. “La mano non sta male, solo una piccola vescica che mi viene sempre quando sto qualche giorno fermo”, ha tenuto a precisare il n.1 al mondo. Ma, per quanto non sia grave, chiaramente è meglio evitare rischi in un torneo così delicato ed importante. “Vagnozzi guarda le partite, su certi aspetti ha una visione migliore rispetto a me che sono in campo”, ha spiegato Jannik.